A colloquio con Marino Capobianchi che spara a zero sull’amministrazione

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L’ex assessore “spara a zero” sull’amministrazione Proietti e indica l’elenco dele cose che non vanno dal suo osservatorio di opposizione : piscina degli Arci, il Bilancio delle Terme Acque Albule.

In questi giorni si parla molto della Piscina Comunale, qualcosa su questa vicenda?

La piscina? Si è evitato il regolare bando di gara e si è affidata la gestione per 4 mesi (con possibilità di proroga) con una procedura ad inviti, procedura irregolare perché può essere utilizzata solo “per ragioni di estrema urgenza derivante da eventi imprevedibili dall’amministrazione”. Ci domandiamo: quale è stato l’evento imprevedibile? Tra l’altro, mentre facciamo questa intervista, il comune ancora non consegna il bene ed ha chiesto piccole proroghe fuori sacco al vecchio gestore. Tanta confusione, poca trasparenza. Tanti soldi persi dal Comune. Nessun indirizzo per il futuro della piscina, ma anche dello stadio ed del palazzetto.

Un altro punto cruciale è il bilancio, qualcosa su questo?

Con quello del 2017, sono quattro i bilanci approvati dall’attuale amministrazione. Tutti fotocopiati da quello deliberato nel 2013 dal commissario prefettizio. La politica di bilancio è stata completamente assente. Non ricordiamo una sola assemblea pubblica indetta per parlare del bilancio. Non viene data neanche la speranza di una crescita della comunità, non sono previsti investimenti. Il tutto senza alcuna politica delle entrate. Aliquote al massimo, nessun impegno per il recupero dell’evasione: emblematica è il 42% di Tari non riscossa. E i derivati? Lo dico senza peli sulla lingua: il Comune ha fatto un regalo alla banca. Nel 2011 i contratti derivati erano stati annullati in autotutela dal consiglio comunale, Ora l’amministrazione inspiegabilmente ha condotto una trattativa con la banca, chiusa con il pagamento di 5 milioni di euro da parte del comune. Abbiamo chiesto spiegazioni ma il Sindaco non ha dato risposte. Gli interessi della comunità non sembrano prioritari per l’amministrazione.

Sulla Partecipate?

Abbiamo perso tre anni. Nelle mozioni, approvate in consiglio dalla maggioranza con gli indirizzi per le Acque Albule e per Tivoli Forma, vengono ripetute le richieste degli anni passati, senza preoccuparsi delle mancate risposte. Il sindaco ed i suoi vorrebbero tornare a tre anni fa, ma purtroppo per loro, non è possibile. Che fine farà la nostra società termale? Il programma elettorale è stato sbugiardato da tempo. Della scissione, annunciata lo scorso anno come unica soluzione, non si vede traccia. Non si comprende la fine degli appartamenti di Piazza Catullo, oramai costruiti e desolatamente vuoti. Il Comune, insieme all’ex vicepresidente Di Romano, ha vinto una causa che ha sancito l’impossibilità della vendita degli appartamenti per uso abitativo privato. Deve essere sfuggito “all’assessore alla propaganda” che non ha pubblicato una riga sull’importante sentenza. Per giustificare la loro inerzia ed il loro fallimento, quelli dell’amministrazione sono costretti a lodare la situazione del 2014: siamo al paradosso. E l’Asa? Opera senza contratto di servizio e non è stata in grado di ottenere un solo euro di contributo per l’avvio del porta a porta. Paghiamo tutto noi, e profumatamente!

Un giudizio in due parole? In due parole….

Pensi se dovessimo parlare anche del muro della vergogna, degli oleandri, della nathan, delle fatture asa arrivate in questi giorni, del nuovo Prg, della cultura recitata, della trasparenza, della partecipazione, dei servizi e della macchina amministrativa. Questa amministrazione non è altro che una rappresentazione gattopardesca. Per di più riuscita male.