Manifesti pro Rubeis: a Guidonia si infiamma il dibattito

1673

#NLPolitica #GuidoniaMontecelio – Mentre il primo cittadino resta ai domiciliari, in città è sempre più spaccatura tra sostenitori e legalisti. Mentre sui muri di Guidonia Montecelio sono apparsi dei manifesti pro Rubeis, con la foto del sindaco e la scritta “Aiutare la gente di Guidonia non è reato” e l’hashtag #iostoconeligio dall’opposizione, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, continuano a tuonare accuse e richieste di dimissioni.

I manifesti pro Rubeis, intanto, hanno fatto molto clamore e, per quanto possibile, acuito la divisione tra chi ritiene innocente il Sindaco e chi lo ritiene colpevole dei reati che gli sono stati contestati, “concussione, corruzione e induzione indebita a dare o promettere utilità”.

Sul versante politico, mentre dalla maggioranza gli alleati professano vicinanza al Primo Cittadino, il M5S continua ad attaccare. “Vergogna, vergogna, vergogna – così critica sul suo profilo facebook il portavoce pentastellato Sebastiano Cubeddu – Nel 1987 ad Afragola arrestammo un camorrista (ero in servizio militare nell’Arma dei Carabinieri) e, prima della ‘traduzione’ con il blindato nel carcere di Poggio Reale a Napoli, lo portammo in caserma. Poco dopo, si riversarono davanti alla caserma bloccando il blindato innumerevoli persone che urlavano: “Aiutare la gente non è reato! Noi stiamo con lui!”. Oggi, come allora, mi trovo a vedere la stessa modalità di “inchinata” a Guidonia come ad Afragola. Le istituzioni non aiutano, erogano Servizi dovuti ed a tutti, non ad alcuni raccomandati o conoscenti! La concussione è reato (dai 4 ai 12 anni di carcere), la corruzione è reato, l’abuso d’ufficio è reato! Chi ha pubblicato questi manifesti deve provare la stessa vergogna, pari alla mia indignazione”.

Altra condanna arriva dal Pd: “Il manifesto è opera dei quattro tifosi rimasti di Rubeis – ha invece commentato il capogruppo Emanuele Di Silvio -. Noi ci atteniamo ai fatti e la magistratura farà il suo corso. Qualora venisse confermato quello che è stato riportato dalla stampa saremmo legittimati a pensare che le elezioni sarebbero potute andare diversamente”.

I manifesti #iostoconeligio

Testo da visualizzare in slide show