A24-25: sindaci ed amministratori di nuovo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

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Dopo mesi di silenzio, in cui le informazioni, peraltro vaghe, relative alla situazione delle autostrade A 24 ed A 25 sono arrivate solo attraverso articoli di giornale, i Sindaci laziali ed abruzzesi che da cinque anni si battono per la sicurezza delle due autostrade e per mantenere tariffe eque, avevano deciso di inoltrare richiesta di convocazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Le notizie che in successione pervenivano, raccontavano di sentenze di tribunali favorevoli a Strada dei Parchi, di garanzie di sicurezza dei viadotti accertate da consulenti dei tribunali, di cifre notevoli di risarcimento che il Governo avrebbe dovuto riconoscere all’ex gestore poiché la rescissione del contratto ed il passaggio delle autostrade ad ANAS sarebbero stati illegittimi.

Il ministro dei trasporti Salvini aveva promesso una consultazione frequente con la delegazione dei sindaci ed una condivisione dei temi all’ordine del giorno. Nulla di tutto questo, una trattativa tra Ministero e vecchi gestore si è certamente svolta e sono filtrate notizie di risarcimenti corposi da conferire da parte dello Stato.  Sulla nuova società che a fine 2023 avrebbe dovuto gestire A 24 e A 25 nessuna ipotesi.

Viste prive di risposta due richieste di convocazione, vista la mancanza di informazioni sulle ipotesi di gestione al vaglio vista la scadenza del 31 dicembre 2023, i sindaci avevano deciso, in caso di mancata risposta, una nuova manifestazione davanti al Ministero di Via Nomentana per il 10 novembre.

Convocata in extremis per il 9 Novembre alle 11, la delegazione sarà ricevuta dal Consigliere del Ministro Salvini. I Sindaci chiederanno informazioni precise su accordo, sicurezza, tariffe, piano finanziario, sorte dei lavoratori, quei temi sui quali da oltre cinque anni ancora non ricevono certezze.

Per questo la manifestazione indetta per il giorno dopo, alle 10 davanti al Ministero, non è stata revocata