Dieci milioni di euro in sette anni, questo l’accordo siglato tra l’Asa ed i gestori della discarica che accoglie i rifiuti tiburtini.
La municipalizzata comincerà col pagare 40 mila euro al mese, per il primo anno, e poi via via si salirà fino all’estinzione dell’enorme debito. Proprio questa enorme quantità di denaro, 11.5 milioni interessi compresi, aveva spinto il gestore dell’impianto, l’Eco Italia 87, a chiudere più volte i battenti del sito di Guidonia per spingere a saldare il dovuto.
Durante le trattative tra Asa, Comune di Tivoli ed Eco Italia 87, la società tiburtina è riuscita ad allungare la durata del piano di rientro, passando da cinque a sette anni, e a limare qualche interesse, scendendo da 11.5 milioni a 10. “Siamo riusciti nel nostro intento – ha commentato il presidente dell’Asa Carlo Valentini – siglare un accordo che riusciremo ad onorare”.
Sistemata la discarica, però, restano in ballo debiti per oltre 2 milioni di euro: “Dopo aver definito questo accordo, i nostri legali stanno lavorando ai piani di rientro con gli altri creditori. Entro la fine di luglio presenteranno in tribunale le proposte e poi a settembre verranno definiti”.
Messi in sicurezza i “conti” dell’Asa, con la rinegoziazione del debito principale, restano all’ordine del giorno due problemi. I crediti che non si riescono a riscuotere, a giugno arrivati a quota 18 milioni, e gli stipendi dei lavoratori, fermi al mese di maggio che tra l’altro è stato anche saldato dal comune e non dalla società che non aveva soldi in cassa. “Ho parlato con i nostri lavoratori – ha spiegato il Presidente – appena ci saranno i primi incassi della Tares saranno tutti per loro. Se riuscissimo ad andare a regime con gli incassi non avremo problemi”.