Ventunesima edizione di Fuochi nella Notte, il festival per la Liberazione di Saltatempo, dal 22 al 25 Aprile al Castello Colonna di Genazzano e in diretta, minuto per minuto, su Radio Underground Italia.
La migliore musica italiana la farà da padrone, ma ci sarà spazio anche per l’arte contemporanea, il teatro, le eccellenze enogastronomiche del territorio e la secolare tradizione dei falò, simbolo di accoglienza.
I concerti si terranno nella Sala Nera, il teatro gioiello del castello. Il nome più noto in programma è quello di Gnut, artista che propone un songwriting che fa incontrare Nick Drake e Elliot Smith con la tradizione cantautorale italiana e la canzone napoletana di Roberto Murolo. A Genazzano presenterà il suo quarto album Nun te ne fa’, ad accompagnarlo sul palco una prodigiosa voce femminile, quella di Ilaria Graziano e un pezzo di storia della musica italiana, il polistrumentista Michele Signore (Nuova Compagnia di Canto Popolare, Roberto Murolo, Pino Daniele, Sergio Bruni).
Ma Fuochi nella Notte vuole tener fede alla sua fama di talent scout e festival portafortuna, alternando ai nomi noti, artisti che esploderanno nel giro di pochi anni. Solo per citare qualche nome, dal 2003 su quel palco si sono visti passare: The Zen Circus, Motta, Giovanni Truppi, Giancane, Edda, Daniele Sepe, Nobraino, Margherita Vicario, Il Pan del Diavolo, A Toys Orchestra, Jennifer Gentle, Ginevra Di Marco, Ardecore, Roberto Angelini.
Quindi spazio a tre “next big thing” della scena italiana, a presentare tre dischi usciti negli ultimi mesi: la band del momento, i torinesi Animaux Formidables, con We are all animals, disco garage-fuzz-noise prodotto da Marco Fasolo; Lepre, progetto solista del romano Lorenzo Lemme che ha esordito con Malato, una delle chicche del 2022; i Novagorica, anch’essi con un disco appena uscito, Preghiera Violenta, fra alt-rock e post-punk.
Ad aprire il festival sarà però l’arte contemporanea, con il vernissage di Damnatio Memoriae, mostra del collettivo internazionale Hvallo, curata da Emanuela Marmo.
Partendo dalle ricerche d’archivio di Giuliana Pugliese, la figura delle brigantesse e dei briganti ci aiuta a discutere della condanna all’oblio. Ma chi sono i brigante oggi? Terroristi, partigiani, patrioti, banditi, eroi e reietti? La mostra, che comprende dipinti, installazioni e fotografie sarà visitabile nell’ala Borgiana di Castello Colonna per tutta la durata dell’evento.
La domenica pomeriggio, il giorno 23, sarà dedicato al teatro, con il testo See Primark and die! di Claire Dowie, messo in scena dalla compagnia Gatto-Rubini. Uno spettacolo irriverente e poetico, attuale ed ironico che strizza l’occhio alla stand-up comedy britannica: cosa accadrebbe se un giorno, svegliandoti, non riuscissi più a comprare nulla?
A fare da raccordo fra il teatro che ospiterà gli spettacoli e l’area espositiva, la sala degli Armigeri. Il salone delle feste dei principi Colonna, ospiterà gli aperitivi (ogni giorno dedicato ad una cantina dell’agro-romano); le cene, con i panini gourmet, farciti con i prodotti del territorio; i dj set finali con Funk Pope e Tj Unicorno e il salotto di Radio Underground italia, dal quale passeranno tutti gli artisti.
Nelle vicinanze l’area bimbi animata dalle insegnanti dell’associazione Timmagini, per salvare i bambini dalla noia delle attività degli adulti e consentire ai genitori di godersi gli spettacoli in tranquillità.
Fuori dal castello, nelle piazze di Genazzano, i Fuochi di San Marco, i falò simbolo di accoglienza che un’antica tradizione religiosa fa risalire 1467, verranno accesi nella serata del 24 Aprile.
All’aperto, ma nei giardini interni alle mura di Castello Colonna, il pranzo della Liberazione. Prezzi strapopolari, per favorire la socialità, l’incontro e il confronto. Una lunga giornata con gli speaker di Radio Underground Italia (per la prima volta riuniti da tutte le sedi sparse per l’Italia (Roma, Palermo, Udine, Riccione, Lecce, Chieti) e i loro ospiti, per allietare il pubblico con musica e interviste.