Dodici mesi sono passati dalla violenta alluvione a Villa Adriana. Da quel mercoledì tragico è passato un anno ma i danni e la paura ancora non sono superati. L’acqua del fosso San Vittorino che allagò una ventina di aziende e diverse abitazioni ha prodotto danni per oltre 3 milioni e 500 mila euro. Le ditte della Maremmana Inferiore, però, come allora sono in crisi e sull’orlo del baratro.
In questi dodici mesi qualcosa è stato fatto, soprattutto per la pulizia del fosso San Vittorino a carico del Comune ed in danno ai diretti responsabili, ma non basta. Gli imprenditori della zona hanno ancora paura che l’acqua possa allagare di nuovo le proprie aziende ed i danni subiti ancora non sono stati rimborsati.
“Molte di queste aziende si erano appena riprese dall’alluvione del 2008 – ha spiegato Fabio Frattini, il legale che rappresenta gli imprenditori della Maremmana Inferiore interessati dall’alluvione -. L’allagamento dello scorso anno li ha messi in ginocchio. Le assicurazioni non coprono questi danni, gli aiuti della Regione ancora non sono disponibili”.
LA CRISI
Alcune di queste realtà rischiano di chiudere, hanno avuto locali devastati dall’acqua e dal fango. Sono andati distrutti macchinari e prodotti in magazzino. Avendo dovuto fermare le lavorazioni, molte aziende hanno perso commesse e contratti, aggravando ancor di più la crisi. Le banche hanno concesso, in un primo momento, un po’ di respiro, ma non è bastato.
GLI AIUTI DOPO L’ALLUVIONE A VILLA ADRIANA
Il Comune ha erogato la maggior parte dei 150 stanziati all’indomani dell’alluvione, ma sono fondi che coprono solo una parte infinitesimale dei danni. La Regione, a cui spetta il sostegno alle aree colpite da disastri così gravi, ha approvato lo stato di calamità dopo neanche un mese dall’allagamento. Ora, dopo un anno, sta terminando l’iter per erogare i fondi ma non si sa ancora a quanto ammonteranno.
“Se gli aiuti non arriveranno in fretta, molte ditte chiuderanno – aggiunge Frattini -. Chiediamo che la Regione possa aiutare questi imprenditori colpiti da esondazione che ha causato moltissimi danni. L’emergenza Amatrice ha avuto giustamente la priorità, ma ci auguriamo che altrettanta attenzione sia dedicata a chi è stato messo in ginocchio e nonostante tutto cerca di dare ancora lavoro, pur affrontando enormi sacrifici. I fondi messi a disposizione dal Comune, pur se esigui, sono gli unici aiuti che questi imprenditori hanno ricevuto”.