Dal Barco controffensiva delle piscine: “Siamo Davide contro Golia”

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Contestazione e controffensiva, le piscine “abusive” di via del Barco in attesa del Tar mobilitano periti e legali per rispondere “all’attacco ricevuto”. “Siamo come Davide contro Golia”, spiega con poche parole Vittorio Messa

, legale del Bambù che poi aggiunge: “ma non è come nei film, nella realtà Davide spesso perde”. “Le acque sono state analizzate come se dovessero essere potabili, mentre dovevano essere considerate per balneazione”, “Certo che c’è l’arsenico nell’acqua, è di origine vulcanica. Tutte le acque termali hanno arsenico”, hanno aggiunto i legali di Parco Tivoli, Giovanna Marconi, e dell’Eden, Maurizio Scattone. “Queste cose sono ben note a chi fa prelievi – spiega Vittorio Messa – Per chiarire questo aspetto ci vuole un mese e mezzo e così la stagione finita”. Per fare il punto della situazione i legali delle piscine, mercoledì, hanno indetto una conferenza stampa con i tecnici che hanno curato le analisi private delle acque.
ACQUE INQUINATE
“Nella delibera – continua Messa – con cui hanno revocato la sospensione dei procedimenti dicono che noi utilizziamo la risorsa termale, ma così prevaricano un procedimento civile che da due anni lavora per accertare se queste acque sono le stesse delle terme. Siamo accusati di utilizzare la stessa acqua delle Acque Albule”.“I controlli dovrebbero essere ampliati anche ad altre piscine – riprende Marconi – si deve conoscere il livello di arsenico delle altre strutture. Per la carica batterica trovata nelle nostre analisi va considerato anche il momento in cui sono stati fatti i prelievi, ovvero dopo giorni di intensi temporali. Cessato il maltempo, le acque sono ritornate senza micro organismi”.
TAR
“Si è trattato di un enorme blitz con lo scopo di farli chiudere fino alla fine della stazione a favore di qualcun altro – ha commentato Messa – e l’obiettivo è stato raggiunto. Attendiamo l’udienza del Tar per la sospensiva, fissata per il 28 agosto”. “Se vinceremo siamo pronti a chiedere i danni”, ha aggiunto Maurizio Scattone.
ABUSI
“Nell’ordinanza con sui si vieta la somministrazione per i presunti abusi – prosegue Maurizio Scattone – per l’Eden si fonda su un presupposto errato. L’associazione che rappresento ha presentato una Scia nel 2002 e pagato tutti gli oneri”. “Si parla di abusi urbanistici – continua Giovanna Marconi – ma il Parco Tivoli ha presentato Dia e progetti. Ci sono stati quattro procedimenti penali e tutti si sono conclusi con piene assoluzioni”.
“Ho notificato una diffida al Commissario Prefettizio – ha concluso Messa – invitandola a revocare in autotutela la delibera perché la riteniamo ingiuriosa e diffamatoria. Siamo pronti a denunciare. Tutto quello che c’è al Bambù è in regola, la delibera serviva per autorizzare il blitz attuato con un dispiegamento di forze senza precedenti”.

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