Drive -in in Valle Aniene: varie richieste di apertura alla Regione Lazio

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Francesca De Vito, consigliera del Movimento 5 Stelle alla Regione Lazio

“Molti cittadini dei 21 Comuni della Valle dell’Aniene, per poter effettuare un tampone, devono percorrere oltre quaranta chilometri perche’ non esistono postazioni di drive-in quel territorio. Una condizione fortemente in dissonanza con il dettame secondo il quale, la tempestivita’ della messa in quarantena delle persone di ogni eta’, e’ fondamentale per evitare ulteriori contagi e per diminuire il diffondersi del virus. Per tale motivo ho presentato un’Interrogazione a risposta immediata, sottoscritta anche dal Consigliere Loreto Marcelli, vice-presidente della Commissione Sanita’, affinche’ il Presidente Zingaretti e l’Assessore D’Amato chiariscano i motivi della mancata apertura di punti drive-in in questi Comuni”. Cosi’ in una nota Francesca De Vito, consigliera del Movimento 5 Stelle alla Regione Lazio.

“Nonostante il 29 ottobre scorso i sindaci della zona abbiano inviato una comunicazione alla ASL indicando un possibile punto in cui posizionare i Drive-In, individuato nell’asse viario di collegamento tra la SR411 (strada regionale) e le sorgenti di Marano Equo, la proposta, ad oggi, non e’ ancora stata presa in considerazione ed anche di questo ho chiesto alla Giunta di dare conto. Sappiamo fin troppo bene come la rapidita’ nell’identificazione dei casi di contagio sia determinante per evitare il dilagare del virus e come sia importante incentivare e agevolare i cittadini nell’esecuzione dei tamponi, li’ dove servono, per poter avere un tracciamento efficace. Preoccupante e’ che non vengano date a tutti le stesse possibilita’”, conclude De Vito.

Giancarlo Righini, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia

“Denunciamo dai primi d’ottobre la mancanza di un Drive-In posizionato in luogo piu’ rapidamente raggiungibile dalle decine di comuni dell’Alta Valle dell’Aniene. La carenza e’ ancora piu’ grave se si considera che poteva essere attivato quello realizzato e mai aperto a Subiaco. Amareggia molto questa politica ‘dei figli e figliastri’ praticata dalla Asl Rm 5 che di fatto: o per scelta, o per incompetenza, finisce spesso e volentieri per penalizzare le popolazioni di questo quadrante regionale.

Per quanto tempo ancora dovranno essere privati della possibilita’ di effettuare i tamponi gli abitanti dell’Alta Valle dell’Aniene? La Asl Rm 5 non riesce ad operare nemmeno dietro suggerimento, nemmeno quando tutte le evidenze dovrebbero spingere la direzione generale a fare quello che serve. Sulla mancata risposta alla lettera dei sindaci dell’area in questione chiederemo un’audizione in Commissione Sanita’ del direttore generale Santonocito”.