Il Tribunale sospende la nomina del Consigliere dopo il blitz di agostano

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Il Tribunale di Roma ha sospeso la nomina del nuovo consigliere del Cda delle Terme dell’11 agosto. Il Comune, dopo aver inviato una memoria che non ha avuto effetti, si è opposto alla nomina di Alessandra Tombesi, in sostituzione di Francesco Di Romano che era nominato dall’allora sindaco Gallotti. Una revoca arrivata dopo numerose prese di posizione del consigliere contro la vendita degli appartamenti di piazza Catullo. Il Commissario Prefettizio, che definì “colpo di mano” la decisione dei soci di cambiare il Cda la domenica prima di Ferragosto, a dicembre aveva impugnato l’atto e, per ora, ha avuto ragione. Nella convocazione dell’assemblea, infatti, figurava all’ordine del giorno solo la revoca di un consigliere e non la nomina del sostituto. Così la Terza Sezione Civile del Tribunale di Roma ha concesso una sospensiva, lo scorso 10 febbraio, per “difetto assoluto di informazione”. In attesa che lo stesso Tribunale entri nel merito della vicenda, per ora la Tombesi non ha più poteri. La decisione sarebbe stata presa anche perché la nomina non è necessaria per il funzionamento dell’organo di amministrazione della società e perché avvenuta ledendo il diritto dei soci ad una corretta informazione. Legittima, invece, risulta essere la revoca di Di Romano.

“Finalmente – ha commentato il commissario prefettizio Alessandra De Notaristefani di Vastogirardi – il tribunale ha accolto le motivazioni del nostro ricorso. In quel blitz agostano avevano effettuato una nomina senza prima indicarne la volontà nell’ordine del giorno. Siamo contenti che il giudice abbia riconosciuto questa evidente lesione dell’interesse del socio di maggioranza a partecipare alle decisioni sulla composizione dell’organo amministrativo e ad  essere rappresentato nel Cda. Ora ci riserviamo con i nostri legali di valutare il proseguo”.

“Non è vero che l’attività del Cda può proseguire anche senza un membro – replica Bartolomeo Terranova, componente del consiglio d’amministrazione in rappresentanza della Sirio Hotel, il socio di minoranza – alcune decisioni, come la vendita degli immobili, devono essere prese all’unanimità e si intende l’unanimità dei tre consiglieri, come specificato ai tempi dell’amministrazione Baisi e confermato durante quella di Gallotti. La sospensione della Tombesi, quindi, ci può causare dei problemi. Quando era in carica Di Romano, il consigliere o non partecipava o diceva che non aveva indirizzi da parte del Comune e quindi non votava, ed il Tribunale ha ritenuto legittima la sua revoca. In giurisprudenza, poi, quando in un ordine del giorno figura la ‘revoca’ di un consigliere si prevede anche la sua sostituzione”.

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