La Triade del Museo “Lanciani”alla Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio

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Triade
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L’ormai famoso gruppo scultoreo della Triade Capitolina, conservato nel Museo Civico Archeologico “Rodolfo Lanciani” di Montecelio, è stato recuperato all’estero nel 1994 dal Reparto Operativo Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. Era stato scavato di frodo in una grande villa romana in loc. Inviolata nel Comune di Guidonia Montecelio ed esportato clandestinamente. L’opera deve la sua celebrità (molti visitatori l’hanno potuta ammirare alla recente inaugurazione della nuova sala espositiva ed essa è ormai entrata a pieno titolo nella bibliografia archeologica) al buono stato di conservazione, ma soprattutto alla solenne presentazione frontale delle tre massime divinità dello Stato Romano.

Il “padre degli dei”, Giove, al centro, la sposa Giunone, a destra, e la figlia Minerva, a sinistra, sono assisi su un unico sedile cerimoniale, contraddistinti dagli attributi canonici e con gli animali sacri (aquila, pavone, civetta) ai piedi; tre piccole Vittorie alate incoronano le divinità con serti di foglie di quercia, petali di rose e alloro. La scultura, che era venerata nel sacello privato della villa (forse appartenuta all’importante famiglia senatoria dei Servilii Silani), è databile per lo stile e la tecnica di esecuzione alla fine del II-III sec. d.C. Rispetto alle altre raffigurazioni della Triade olimpica quella di Montecelio costituisce un unicum, in quanto i tre numi sono seduti uno accanto all’altro e non su troni separati.

Già più volte oggetto di mostre dedicate al recupero e alla conservazione delle opere d’arte, il prossimo 23 gennaio la Triade del Museo “Lanciani” sarà protagonista di un evento dall’alto significato civile: verrà, infatti, esposta fino al 28 febbraio nella Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, per celebrare il settantesimo anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana.

La mostra, organizzata dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, intende porre l’accento, attraverso l’esposizione di significative opere recuperate dallo stesso Comando, sull’importanza dell’art. 9 della nostra Costituzione incentrato sulla tutela e la promozione della cultura e del patrimonio storico-artistico del Paese.

Al rientro della scultura nel Museo verrà realizzato, per iniziativa del Comune di Guidonia Montecelio e della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’Area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, il progetto di una nuova suggestiva illuminazione.