L’abbazia di Subiaco candidata a sito Unesco

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Il documento di valutazione preliminare della proposta di candidatura come Patrimonio UNESCO per otto insediamenti benedettini altomedievali in Italia è stato inviato a Parigi e depositato presso gli organi consultivi dell’UNESCO. La proposta di candidatura coinvolge 10 comuni italiani con le loro abazie benedettine, tra cui quella di Subiaco, Cassino e Fara in Sabina.

L’iniziativa è sostenuta dal Ministero della Cultura e per questo usufruisce del coordinamento e del supporto tecnico-scientifico dell’Ufficio Unesco. La candidatura è stata approvata dal Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco lo scorso 8 settembre durante la riunione avvenuta in modalità telematica sotto la presidenza di Franco Bernabè. Un’approvazione che ha dato ora il via libera all’invio del dossier a Parigi.

In caso di valutazione positiva, la candidatura sarà ufficialmente trasmessa al Centro per il Patrimonio Mondiale Unesco entro il primo febbraio 2026. La definizione del valore universale del sito ‘seriale’ candidato trova fondamento nello studio tematico ‘Monachesimo benedettino e testimonianze materiali’: si basa sul censimento, lo screening e le mappature di oltre 2200 insediamenti benedettini medievali in Europa.