#NLMaltempo #NLTivoli – Ancora un giorno di pioggia e la lista dei danni si allunga. Il “bollettino di guerra” delle ultime 24 parla ancora di alberi crollati, di strade e cantine allagate, anche se ieri la giornata è stata un po’ più tranquilla rispetto al fine settimana.
I DANNI
Questa volta Pontelucano è rimasto “asciutto”, dopo l’ultimo allagamento all’alba di lunedì. Come spesso accaduto nelle ultime ondate di maltempo, i problemi maggiori si sono registrati a Villa Adriana dove via Umbria è stata chiusa per il crollo di un muretto di recinzione della Parrocchia. Un crollo simile si è verificato anche a Favale. Alberi caduti, poi, a Tivoli Terme, in via Ugo La Malfa, dove un grande pino ha distrutto una vettura ed ha bloccato il cancello di un palazzo. Rami ed arbusti, poi, sono caduti anche lungo la via Tiburtina, in località La Crocetta, creando lunghe code e mandando il tilt il traffico ieri all’ora di pranzo. Problemi, poi, si sono registrati a Braschi, con l’allagamento di via Cassiano, e nel centro storico con il fiume d’acqua che lungo via della Missione, scendendo da piazza Santa Croce, ha allagato cantine e scantinati.
I SOCCORSI
Ancora un giorno di grande lavoro per vigili del fuoco, polizia locale e protezione civile in attesa dei colpi di coda di questa ondata di maltempo che, stando agli ultimi bollettini, oggi potrebbe terminare. Anche ieri sono state decine le chiamate arrivate ai numeri dei vigili urbani, dell’Avrst e dei Royal Wolf Ranger.
IL COMUNE
Dopo il primo incontro di domenica, ieri il sindaco Giuseppe Proietti ha convocato una seconda riunione tra dirigenti, Asa spa ed Asa Servizi, polizia locale e protezione civile. “Tivoli non può farsi trovare impreparata davanti a questi fenomeni” ha spiegato Proietti che ha dato subito incarico di riparare le voragini più grandi che si sono aperte, di rimuovere i detriti trascinati dalla pioggia e di pulire i tombini delle aree a maggior rischio. Durante la riunione, poi, sono state gettate le basi per gestire le prossime emergenze e per limitare i danni del maltempo. “Serve un centro operativo della protezione civile per gestire queste situazioni – ha commentato il sindaco – ed è necessario aggiornare il piano di protezione civile. Ci dovrà essere un tecnico del comune reperibile per le emergenze in ogni fine settimana e poi, per il maltempo, servirà maggiore manutenzione dei tombini. Le 600 pulizie effettuate dall’Asa ogni anno non bastano. Nei punti critici servono pulizie più frequenti”.

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