Olio di Villa Adriana, domenica 3 dicembre la presentazione al Santuario d’Ercole Vincitore. Per l’occasione il Tempio, dalle 9 alle 18 diventerà per un giorno il centro della produzione olearia della provincia di Roma con la prima edizione di TiVolio.
La manifestazione, organizzata dall’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este, mira a promuovere una stretta relazione con il territorio, con le realtà sociali e le strutture economiche legate all’agricoltura di qualità.
Il programma
Sono previsti stand dedicati a: vivaisti, per piante di varietà diverse di olivo; produttori di olio evo e/o dop; prodotti a base di olio come conserve di verdura e sottolii; olive edibili con diversi tipi di lavorazione e condimento; forni e pasticcerie, con prodotti locali caratterizzati da olio; prodotti per il benessere (saponi e creme); strumenti e macchinari specialistici; frantoi; prodotti e sistemi tecnologici utili per la coltivazione e/o per la tracciabilità.
In contemporanea si svolgeranno #workshop e tavole rotonde dove, dalle ore 10.00, saranno illustrate la storia dell’olio (dai miti, alla diffusione, ai contenitori …), gli aspetti nutrizionali, i più attuali strumenti di indagine sulla qualità dell’olio e sull’origine varietale degli olivi attraverso il DNA. Durante la manifestazione inoltre sarà allestito uno spazio bambini, a cura del Servizio didattico dell’UNASCO, che permetterà a tutti giovanissimi partecipanti di produrre olio, a partire dalla raccolta fino alla molitura.
Dall’Istituto VaVe
Obiettivo riunire produttori e consorzi “afferenti al mondo dell’olivicultura in un complesso monumentale che ha vissuto ininterrottamente per duemila anni: il Santuario di Ercole Vincitore. Herakles aprirà per la prima volta le porte del Santuario ai coltivatori di olivi e a quanti desiderano degustare, acquistare e apprendere le tecniche di produzione e di riconoscimento delle qualità di questo nobile prodotto”.
“Gli antichi – proseguono dall’Istituto – spazi che hanno visto scambi commerci transito di persone e di greggi, si ripropongono oggi come luogo di esposizione e commercializzazione di oli evo, derivati alimentari e per il benessere, piante, strumenti specialistici, testi professionali, ecc. Analogamente la cultura dell’olio sarà promossa anche attraverso una serie di conferenze che spaziano dai modi di produzione antichi a quelli rinascimentali, analizzano le provenienze delle diverse varietà, fino a giungere alle valutazioni sulle doti alimentari e sull’analisi della qualità e della degustazione, con una prova pratica”.
Il Direttore Bruciati
“L’Istituto e le sue quattro strutture non sono un arcipelago disgiunto dal territorio – afferma il neo Direttore Andrea Bruciati – ma, al contrario, si propongono quali luoghi di eccellenza per la formazione di un dibattito formativo, volto allo sviluppo sociale delle comunità che vi afferiscono. Cerchiamo perciò di promuovere interventi che abbraccino l’intera filiera produttiva agroalimentare perché si tratta di siti monumentali dalla natura anfibia, dalla grande bellezza artistica e dall’incomparabile valore paesaggistico. Vorrei che l’Istituto fungesse pertanto da enzima per stimolare una nuova politica di crescita ed un cambio di mentalità: in questo senso non vedo contraddizioni nel porre in produzione l’uliveto di Villa Adriana, di cui presenteremo una prima spremitura simbolica proprio durante questa manifestazione al Santuario. Crediamo fortemente e in maniera sentita su questo appuntamento che, mi auguro, diventerà vetrina internazionale di eccellenza nel settore in pochi anni grazie ad un’azione congiunta fra Enti e associazioni preposte”.
“Riteniamo infatti basilare – prosegue Bruciati – in un’area geografica così articolata e ricca di biodiversità, promuovere una strategia ecocompatibile che investa, con un approccio morbido e lento, in una riappropriazione dei luoghi per un rispetto delle radici e delle peculiarità che connotano il territorio”.