Ospedale di Tivoli, i vertici dell’Asl ascoltati in audizione in Comune

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Ospedale di Tivoli
Ospedale di Tivoli

Ospedale di Tivoli, i vertici dell’Asl ascoltati in audizione in Comune. Il direttore generale Vitaliano De Salazar ed il direttore sanitario Simona Amato hanno riferito in commissione consiliare sanità sullo stato delle strutture tiburtine e sugli interventi in programma.

“La seduta di Commissione fa seguito alle richieste del Consiglio comunale – ha spiegato Fabio Attilia Presidente della Commissione consiliare Sanità e servizi sociali –, attraverso una mozione in merito, per affrontare il tema delle problematiche territoriali in materia di servizi sanitari”.

“Data per certa la necessità di collaborazione tra Istituzioni attraverso azioni concrete – prosegue Attilia –, che hanno visto luce nel nostro caso in maniera fattiva attraverso l’apertura del Punto Unico d’Accesso per i servizi socio-sanitari e la marcata attenzione del Comune nei confronti del Centro di Salute Mentale, la seduta ha avuto come tema principale la necessità di risoluzione di problematiche inerenti alla risposta dei servizi sanitari circa la domanda territoriale e le criticità sollevate dall’utenza”.

OSPEDALE DI TIVOLI: COSA SI STA FACENDO

“Sono stati esposti ai commissari presenti le azioni dedicate al decongestionamento del DEA del San Giovanni Evangelista, struttura cardine dell’intera ASL, unico presidio con Dea di primo livello e con bacino d’utenza superiore ai 500,000 abitanti. La situazione territoriale non può essere scissa dal contesto regionale, ma in ambito di procedure di assunzioni la ASL sta implementando l’organico medico, infermieristico e di altre figure sanitarie, primo e fondamentale passo per una riorganizzazione dei dipartimenti”.

Ecco cosa si sta facendo: “L’istituzione di una Holding area, della “chair room” per le dimissioni, dei reparti per intensità di cura e del reparto a gestione infermieristica per i casi non urgenti stanno migliorando lo stazionamento dei pazienti presso il dipartimento di emergenza ed accettazione e l’accessibilità dello stesso.

Sono state analizzate inoltre diverse situazioni presenti sul distretto e le azioni messe in campo dall’azienda, ribadendo le necessità presenti e le criticità riscontrate”.

DAL COMUNE

“Consci – conclude Attilia – del fattoche è necessario ancora colmare il gap con il territorio, soddisfazione può essere espressa per il cammino intrapreso e per i segnali di miglioramento che speriamo come amministrazione possano avere risvolti immediati sui servizi sanitari e la qualità delle prestazioni fornite, sottolineando la reale disponibilità ad una fattiva collaborazione. Continuando a sostenere l’attività degli operatori sanitari di tutte le categorie che lavorano nel nostro territorio, distretto od Ospedale che sia, vogliamo che siano valorizzate le tante ottime professionalità presenti in Sanità e crediamo giusta la scelta di ampliamento dei servizi territoriali e domiciliari al fine di favorire una più agevole accessibilità dell’utenza ed una maggior consapevolezza ed appropriatezza dei ricoveri. Esempi in tal senso sono il CAD o la dialisi peritoneale domiciliare, gli ambulatori dei medici di medicina generale per la continuità assistenziale ed il potenziamento degli altri presidi ospedalieri del distretto rendendo Tivoli fulcro della ASL ma con un afflusso distribuito in maniera omogenea”.