Mercoledì 14 febbraio, per il movimento dei Sindaci è stato un giorno fruttuoso, la delegazione, ricevuta per l’ennesima volta, presso il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture si è vista presentare una proposta concreta sulla sicurezza dei viadotti. Questa volta ad accogliere la delegazione di nove tra Sindaci ed assessori nella Sala Parlamentino, oltre al Ministro Salvini ed al suo staff, era presente una folta rappresentanza di tecnici ed autorità. Sugli scranni anche i rappresentanti delle Regioni Abruzzo e Lazio, il Commissario straordinario per la Sicurezza antisismica e il ripristino della funzionalità delle A24 e A25 ed il Commissario straordinario per il sistema idrico del Gran sasso oltre ad una delegazione di Strada dei Parchi.
Il gestore
Ad alto livello la rappresentanza del gestore che dopo un anno a gestione ANAS è tornato ad essere, dal primo Gennaio scorso, Strada dei Parchi Spa del Gruppo Toto. Al termine dello scorso anno, un accordo tra Governo e vecchio-nuovo gestore, aveva definito un corposo risarcimento di 500 milioni di euro ed il reintegro nella gestione in cambio della rinuncia a pesanti risarcimenti. Erano stati definiti da una serie di sentenze sfavorevoli al Governo che, durante la presidenza Draghi, aveva revocato la concessione di gestione alla società abruzzese affidandola ad ANAS. Nell’accordo il blocco delle tariffe di pedaggio fino al 2032.
MIT
La pressione degli oltre cento Sindaci aveva costretto il Ministero ad una serie di incontri che la scorsa settimana si sono conclusi in modo positivo in seguito alla presentazione di un nuovo organismo consultivo i cui parametri di intervento dovranno a breve essere completamente definiti. Al termine dell’incontro svoltosi al Mit e successivamente nella riunione dei primi cittadini svoltasi nella sala consiglio del Comune di Carsoli venerdì 16 Febbraio il giudizio positivo è stato unanime anche se i Sindaci avanzeranno alcune richieste di perfezionamento. Nella riunione svoltasi al Ministero Salvini ha presentato l’istituzione dell’Osservatorio sul diritto alla mobilità, la messa in sicurezza antisismica e l’adeguamento alle nuove normative di A24 e A 25 infrastrutture strategiche ai fini della protezione civile – Progetto di condivisione e di partecipazione sul territorio. Il fascicolo distribuito ai presenti, firmato congiuntamente da Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e Strada dei Parchi, in venti pagine, illustra la situazione delle due autostrade, strategiche ai fini di protezione civile, che costruite tra il 1960 ed il 1978, “sono prive di dispositivi antisismici adeguati, sono prive di soluzioni infrastrutturali avanzate, hanno un numero elevato di viadotti ad altimetrie di montagna con pendenze e raggi di curvatura non conformi agli standard europei”.
Le manutenzioni
Le conseguenze: alti costi di manutenzione e la necessità per gli utenti di convivere per anni con disagi dovuti a cantieri di lavoro. L’Osservatorio, sarà mezzo di raccolta delle istanze del territorio e fornirà, attraverso un sito web, informazioni continue e trasparenti su traffico, cantieri, sostenibilità economica ed ambientale. La costituzione dell’Osservatorio, che avrà carattere volontario, avverrà entro l’anno in corso, è cadenzata e prevede un’Assemblea i cui facenti parte non sono ancora stati specificati, che nominerà un Consiglio direttivo di nove membri che a sua volta eleggerà Presidente e Vice Presidente. Esisterà inoltre un Comitato tecnico scientifico. Nel Consiglio direttivo di undici membri i rappresentanti dei Comuni serviti dalle due Autostrade, dovrebbero essere tre.
I sindaci
Nell’apprezzare la proposta il Comitato dei Sindaci manterrà viva l’attenzione sul nuovo organismo. Chiederà una maggiore rappresentatività aumentando il numero dei sindaci presenti nel direttivo ed attende, a breve, una nuova convocazione più ristretta, per comprendere quale sarà il potere effettivo del Consiglio direttivo dell’Osservatorio. E’ bene ricordare che sono quattordici le varianti di percorso previste per un costo, ipotizzato ad oggi, di 14,8 miliardi di euro ma il timore principale è quello dell’impatto che gli interventi potrebbero avere su un territorio estremamente delicato. Questa la principale preoccupazione dei Comuni. Per la Valle dell’Aniene è sufficiente pensare alle varianti di San Cosimato, che prevede un attraversamento del fiume oltre ad una modifica dello svincolo autostradale e di Roviano che, prevedendo una galleria di oltre tre chilometri, potrebbe avere un impatto molto forte sulle falde idriche e sul vicino tratto del fiume Aniene.