#NLCronaca #Tivoli – Al lavoro per abbattere il muro di Ponte Lucano, al via la progettazione di soluzioni alternative all’argine in muratura che dal 2005 ha “nascosto”, contribuendo a gettarlo nel degrado più totale, il mausoleo dei Plautii, il ponte romano e la stazione di posta del 1800. Per Ponte Lucano, così, arriva un’altra buona notizia dopo gli interventi di riqualificazione avviati dal Comune e dopo la notizia del finanziamento di 2.3 milioni di euro stanziati dal Ministero per recuperare quei monumenti.
La Giunta, giovedì, ha approvato la proposta di affidamento ad un professionista (stanziando 15 mila euro) l’incarico di redigere studio di fattibilità che individui altre tipologie di difesa idraulica così da proteggere, oltre che l’abitato di Villa Adriana – lo scopo per cui fu costruito il muro –, anche lo svincolo di Ponte Lucano – che si allaga anche a causa del muro – e l’area archeologica.
Questo studio, così, servirà a redigere un primo progetto che possa servire per richiedere i finanziamenti necessari alla realizzazione. Si tratterà, molto probabilmente, di un’opera molto costosa e l’ente chiamato a realizzarle, l’Ardis, sta per essere sciolto. Servirà, quindi, un finanziamento sovracomunale che poi, in accordo con gli altri soggetti preposti, porti alla realizzazione del nuovo argine
“La decisione – spiegano dal Municipio – è stata presa anche in considerazione del fatto che alle sollecitazioni nel tempo avanzate dall’Amministrazione comunale nei confronti dell’Ardis, anche attraverso più sopralluoghi congiunti, finalizzate a condividere una soluzione al problema del nodo di Ponte Lucano tesa ad eliminare il muro. ancora oggi la Regione Lazio non ha dato risposta”.
GLI ALLAGAMENTI ALLO SVINCOLO STRADALE
“Le pompe idrovore ed il muro in calcestruzzo posti a presidio della zona abitata di Villa Adriana si sono rivelati inidonei e comunque insufficienti allo scopo di annullare il rischio da inondazione dell’area, e che invece arrecano grave pregiudizio al deflusso delle acque meteoriche; posti come sono in margine all’accesso alla città ed ai suoi più eminenti monumenti, arrecano detrimento all’immagine della medesima che ospita ben due siti del patrimonio riconosciuto dall’Unesco e infine l’immagine stessa del ponte e del mausoleo, che figurano tra i più importanti monumenti dell’architettura romana, subisce grave depauperamento dalla invasività di tali opere di presidio”.
LO STATO DEL COMPLESSO MONUMENTALE
“La Soprintendenza Archeologica ha constatato, durante un ultimo sopralluogo congiunto in data 21 dicembre 2015, il preoccupante stato di conservazione del complesso monumentale costituito dal ponte e dal mausoleo nonché il permanere del rischio di esondazione suscettibile di produrre danni alle strutture. Il Comune di Tivoli detiene il percorso stradale costituito dall’antico ponte e dalle relative rampe di accesso e possibili nuovi eventi calamitosi possono porre a repentaglio la stabilità del ponte ed inficiare la percorribilità del medesimo. E’ pertanto indispensabile assicurare contemporaneamente la sicurezza dei beni e degli abitanti delle aree prossime al nodo di ponte Lucano interessate da fenomeni di esondazione del fiume Aniene e la stabilità dei manufatti monumentali quali il ponte, il casale seicentesco, il mausoleo e pertinenze”. (Leggi anche: Il restauro del complesso Monumentale)