Regione Lazio: piano rifiuti obbligo discariche e tmb in provincia?

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Obbligo di realizzare una o piu’ discariche e uno o piu’ impianti di trattamento sia nel territorio della Provincia di Roma che a Roma Capitale. È la carta giocata dall’assessore ai Rifiuti della Regione Lazio, Massimiliano Valeriani, per risolvere il nodo della mancata istituzione dell’ambito territoriale di Roma Capitale e superare la spaccatura tra una parte della maggioranza di centrosinistra e la giunta su questo punto controverso del piano regionale dei rifiuti in discussione in Consiglio regionale.

L’assessore Valeriani, che e’ intenzionato a rimuovere dal piano adottato a dicembre dalla Giunta il subAto di Roma, ha prima incontrato tutti i consiglieri firmatari degli emendamenti che chiedevano l’istituzione dell’Ato di Roma Capitale, atto funzionale a imporre al Campidoglio la realizzazione nel suo territorio di tutti gli impianti necessari alla chiusura del ciclo dei rifiuti prodotti nella Citta’ Eterna, poi ha presentato l’emendamento che dovrebbe risolvere la questione controversa. “E’ fatto obbligo di realizzare uno o piu’ impianti di trattamento e una o piu’ discariche sul territorio di Roma Capitale per rispondere dell’autosufficienza della citta’ di Roma ed uno o piu’ impianti di trattamento e una o piu’ discariche sul territorio della Citta’ Metropolitana di Roma Capitale per rispondere a una autosufficienza della Provincia di Roma, sulla base delle omogeneita’ delle esigenze di smaltimento di Roma Capitale e dei comuni ricadenti nell’ambito provinciale”, si legge nella parte finale di un lungo emendamento presentato dall’assessore Valeriani.

Il documento specifica che “per l’Ato provinciale di Citta’ Metropolitana, che costituisce Ato Unico in coerenza a quanto stabilito al comma 2 e comma 44 delle 56/2014 (legge istitutiva delle Citta’ Metropolitane cosiddetta Delrio, ndr), al fine di garantire una equa ripartizione della responsabilita’ del produttore e di attivare le giuste azioni finalizzate alla massimizzazione della raccolta differenziata in ogni territorio, anche al fine di minimizzare gli impatti su un unico impianto di discarica, data la dimensione demografica, e’ necessario prevedere piu’ impianti di discarica, in considerazione della popolazione residente nell’Ato stesso e della prossimita’ del luogo di produzione”.

In piu’, in caso di “esportazione” dei rifiuti da Roma al territorio della Provincia o viceversa, chi inviera’ l’immondizia fuori dai propri confini dovra’ “indennizzare” chi la ricevera’: “Anche nel caso di specie, in caso di deficit impiantistico- si legge ancora nell’emendamento- come sopra individuato, sara’ riconosciuto il vantaggio economico al territorio ricevente correlato a quanto gia’ previsto nel presente piano per Ato diversi, con decorrenza 1 gennaio 2022”. Entro tre mesi “dall’avvenuta pubblicazione del piano- conclude l’emendamento- la Giunta dovra’ presentare una proposta di legge di definizione, attivazione e regolazione degli Enti di Governo degli Ato”.

In caso di approvazione di questo emendamento Roma e la Provincia dovranno comunque dotarsi di tutti quegli impianti di smaltimento e trattamento capaci di non portare l’una a portare i rifiuti in casa dei comuni dell’altra e viceversa pur costituendo un ambito territoriale ottimale unico. Quindi, con questa “mediazione”, nella sostanza ci saranno un Ato di Roma e uno della Provincia ma non nella forma, salvando cosi’ l’accordo di dicembre tra Regione e Roma Capitale che porto’ la sindaca Raggi a individuare il sito di Monte Carnevale per costruire li’ la discarica di Roma.