Rifiuti: riconversione dell’impianto di Colleferro altamente tecnologico

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“Il 26 ottobre  la Giunta regionale ha approvato, come già annunciato qualche giorno fa, la delibera per riconversione dell’impianto di Colleferro. Un progetto che favorira’ la costruzione di impianti altamente tecnologici, superera’ in breve tempo il sistema della termovalorizzazione dei rifiuti, con l’obiettivo di centrare la ‘end of waste'”.

Lo dichiara il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Cio’ che vogliamo fortemente, anche grazie alla collaborazione di tutti i Comuni della nostra regione e’ consentire al Lazio di essere all’avanguardia nel sistema dei rifiuti, un target che possiamo raggiungere proprio spegnendo finalmente il termovalorizzatore di Colleferro, iniziando la sua riconversione e continuando a investire ingenti risorse per la raccolta differenziata”.

“Il presidio industriale verra’ realizzato sempre a Colleferro, dove sara’ avviata la dismissione dell’attuale struttura. Questo innovativo progetto sara’ al centro del nuovo Piano rifiuti della Regione e consentira’ di risolvere molte criticita’ che affliggono il sistema dei rifiuti di Roma: ora e’ fondamentale l’impegno e il senso di responsabilita’ di tutte le istituzioni per le rispettive competenze con l’obiettivo di chiudere il ciclo dei rifiuti, superando il sistema della termovalorizzazione”, aggiunge Massimiliano Valeriani, assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti.

Il nuovo impianto verra’ progettato da LazioAmbiente spa, in collaborazione con Universita’ e Istituti di ricerca, mutuando le migliori esperienze gia’ consolidate in diverse capitali europee, ma introducendo anche tecnologie di ultima generazione. Il progetto rappresentera’ uno dei cardini del nuovo Piano regionale dei rifiuti e diverra’ il fulcro del Piano industriale di LazioAmbiente spa, che potra’ cosi’ essere ceduta dalla Regione e messa con successo sul mercato, come prevede la legge Madia.

Obiettivi strategici per la cessione delle azioni di LazioAmbiente spa detenute dalla Regione Lazio saranno la salvaguardia dei livelli occupazionali, l’equilibrio economico/finanziario della societa’, la protezione del know how e degli asset industriali e la condivisione del processo con Enti e Istituzioni interessate. In particolare, attraverso la societa’ LazioAmbiente, la Regione punta a promuovere la realizzazione di un presidio industriale, dove verranno eseguiti processi di lavorazione per estrarre risorse dai rifiuti in uscita dai Tmb, evitando cosi’ lo smaltimento in discarica o negli inceneritori. Il nuovo impianto potra’ consentire anche l’eventuale declassamento dei Tmb a semplici stazioni di tritovagliatura primaria e raffinazione delle matrici secche.

Questo degradamento funzionale consentira’ la cancellazione del processo di stabilizzazione della Fos nei Tmb, con la conseguente eliminazione dei disagi olfattivi, il recupero delle aree interne e la valorizzazione ecologica ed economica. Nel presidio industriale si potra’ ricavare dalla Fos il metano da trasformare in biofuel, gassoso o liquido, per autotrazione; il carbone da destinare ad impieghi civili e industriali; la biomassa da trasformare in biofuel liquido; quella da trasformare in substrati sostitutivi di torbe e quella mineralizzata per conglomerati inerti, mentre dagli scarti dei Tmb si potra’ ottenere plasmix da inviare a stampaggio; inerti da raffinare per reimpieghi civili e matrici da inviare a recupero nei circuiti dedicati (cellulose, alluminio, banda stagnata, ecc.).