Conto alla rovescia per la riapertura di Rocca Pia, l’ultima data fissata dall’amministrazione comunale è quella del prossimo 25 aprile. Nel pieno del Natale di Tivoli potrebbe “rivedere” la luce uno dei siti più belli della città.
Ormai chiuso da quasi venti anni, la Rocca è stata al centro di lunghi, lunghissimi, lavori di ristrutturazione costati un milione e 153 mila euro.
Ora mancano solo la progettazione definitiva degli interni, e la realizzazione del polo museale sulla storia tiburtina.
Il progetto è affidato all’architetto, e professoressa dell’università Roma Tre, Maria Margarita Segarra Lagunes, ed è in fase di ultimazione. Una volta presentato sarà approvato direttamente dal dirigente del settore Lavori Pubblici Giuseppe Petrocchi. Sono stati allestiti quattro piani, con cinque sale a piano, in cui sarà raccontata la storia della città attraverso i secoli, partendo dalla preistoria ed arrivando alla “Tivoli Industriale” con le cartiere, le cave e le centrali idroelettriche, passando per l’età romana, il medioevo, il rinascimento ed il barocco.
All’interno del museo saranno esposte alcune opere acquistate nel corso degli anni che si vanno a sommare a quelle presenti nei magazzini e negli archivi del comune. A disposizione del pubblico ci saranno acquerelli e acqueforti del ‘700, incisioni del Piranesi, un plastico in legno del città di Tivoli di Massimiliano Pontani e poi saranno noleggiate, per 10 anni, opere di Alinari.
“Restituiremo alla città uno dei suoi monumenti simbolo – ha commentato l’assessore ai Lavori Pubblici Marino Capobianchi – è un momento importante e l’amministrazione comunale sta portando a compimento un progetto ambizioso che ci rende orgogliosi”.

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