La Giornata Nazionale della “Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” promossa dall’associazione Libera è giunta alla sua ventinovesima edizione.
Organizzata dall’associazione Libera sarà come sempre una giornata particolare, di forte impatto emotivo, in cui vengono letti i nomi delle 1.069 vittime innocenti delle mafie alla presenza di oltre settecento loro familiari che hanno trasformato il lutto in impegno civile.
Dal 2017 la giornata in ricordo delle vittime innocenti è stata riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso la legge n. 20 dell’8 marzo 2017 e quest’anno sarà proprio Roma la città che accoglierà, la manifestazione nazionale che sarà trasmessa in diretta dalla Rai.
Nell’occasione Anci Lazio ha chiamato i Comuni del Lazio ad aderire quali primi testimoni dell’impegno dei territori e delle comunità per combattere ogni tipo di mafia e ricordare coloro che sono caduti per portare avanti questa missione.
A Roma perché, anche se non emerge, le mafie sono fortemente attive nella Capitale e nel territorio della Città metropolitana ma preferiscono non attirare su di loro l’attenzione con atti di violenza eclatante. Confermano questo modo comportamentale le dichiarazioni di un collaboratore di Giustizia in un recente processo: “Su Roma l’importante è fare i soldi, i morti non li vuole nessuno. Roma è una macina di soldi, una banca di soldi per tutti i gruppi criminali, quindi si sa benissimo che i morti meno se ne fanno o se non se ne fanno per niente è la miglior cosa”.
Altra conferma giunge dalla Relazione del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Tivoli dottor Francesco Menditto, presentata in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario 2023. In essa si legge che “la Questura di Roma segnala, in sintesi, la seguente situazione: l’area della Capitale e della sua provincia è sede di importanti infrastrutture, di diversificate istituzioni politiche ed amministrative e di numerosissime attività commerciali e pertanto, costituisce un polo di attrazione per la criminalità organizzata di matrice calabrese, siciliana e campana, le cui proiezioni sul territorio provinciale sono solite operare in regime di totale connivenza con la criminalità locale e investire in rapporti economicamente vantaggiosi con imprenditori, professionisti ed esponenti del mondo finanziario ed economico.”
L’incidenza delle organizzazioni mafiose tradizionali è molto forte ed in continua evoluzione. Oltre alla loro presenza, a Roma e nel Lazio, vi è anche quella delle cosiddette mafie autoctone, che sono di origine esclusivamente locale.Non meno rilevante infine è la presenza di mafie straniere tra cui quella nigeriana e cinese che si aggiungono alle organizzazioni albanesi di cui si evidenzia negli ultimi anni un notevole salto di qualità nello scenario criminale romano.
PROGRAMMA 21 MARZO
ore 08.30/09.00 Ritrovo in zona Esquilino
ore 09.15/09.30 Partenza corteo con arrivo al Circo Massimo
ore 14.30/17.00 Seminari di approfondimento