Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo Ideazioni di Tivoli, formazione composta da più forze politiche, il comunicato sula scuola più cara agli abitanti di Tivoli centro la Sandro Pertini.
Finalmente si torna a parlare della situazione drammatica in cui versa, da circa un anno, l’Istituto comprensivo Tivoli 1- Tivoli centro dopo la chiusura del plesso del “Gesù” ed il conseguente smembramento delle classi e degli uffici di segreteria.
I nostri tentativi di parlarne nelle sedi più appropriate, quelle del Consiglio Comunale, in questi mesi non hanno sortito alcun tipo di effetto. Bene hanno fatto famiglie e docenti, ora, a scendere in piazza e chiedere una soluzione che, in vista del nuovo anno scolastico, diventa di strettissima emergenza. Già troppe difficoltà hanno sofferto bambini, famiglie e tutto il personale scolastico, per non parlare del calo delle iscrizioni che ha comportato una riduzione delle classi dell’infanzia e relativa perdita di posti per il personale scolastico. Il gruppo di IDEAZIONI ha cercato di non far spegnere mai i riflettori su questa situazione e, sin dall’inizio, ha sollecitato in ogni modo l’amministrazione ad occuparsi appieno della scuola più antica di Tivoli, orgoglio tiburtino, ineludibile presidio socio culturale ed essenziale luogo di aggregazione e socializzazione. Un luogo in cui i nostri figli e le nostre figlie, generazioni di tiburtini, sono cresciuti imparando ad essere cittadini attivi e consapevoli.
Abbiamo chiesto, in questo anno, soluzioni al problema con numerosissime sollecitazioni verbali, due interrogazioni urgenti e una mozione, che venne bocciata poiché a detta del Sindaco, del Vice Sindaco e della maggioranza, non necessaria. Ci dissero, ed era il 21/10/2019, che la soluzione era una struttura prefabbricata presso il parcheggio di largo Baja e che avrebbero lavorato per riportare la scuola nell’unico spazio disponibile del Centro Storico, mantenendo la destinazione a scuola pubblica, realizzando un nuovo plesso che ospiterebbe tutto l’istituto. Da allora di strutture prefabbricate in largo Baja non ce n’è traccia e tra tre mesi la campanella tornerà a suonare. Non si hanno inoltre notizie di progetti per la nuova scuola. Certo, l’emergenza Covid si è abbattuta come un ciclone sulle nostre vite e sulla macchina amministrativa di Palazzo San Bernardino, ma è pur vero che sono passati 11 mesi dalla dichiarazione di inabilità ed il ritardo accumulato è grave. Chiediamo, ancora una volta, che si trovi una soluzione nell’immediato, ma anche che l’istituto comprensivo Tivoli 1 torni, dopo oltre un decennio, ad avere una sede in grado di unire infanzia, primaria e secondo grado, riportandola vicina al centro storico dopo l’esilio a Villa Braschi.
La scuola è un bene collettivo irrinunciabile che dovrebbe essere il cuore pulsante dei nostri quartieri. Per questo continueremo a lottare e sollecitare l’amministrazione affinché si impegni fattivamente a costruire un confronto e un dialogo proficuo con la Regione Lazio e con il Ministero dell’Istruzione per poter mettere in campo azioni concrete per riavere la scuola al centro della città.