Sindaci uniti per salvare l’ospedale e l’ufficio Equitalia

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Contro il declassamento di un intero territorio, i sindaci della Valle dell’Aniene si sono uniti per non far morire l’ospedale di Subiaco e per evitare la chiusura dell’ufficio di Equitalia.

Un territorio montano, particolare, distante molti chilometri dai grandi centri che rischia di perdere alcuni importanti servizi.
Il sindaco di Subiaco Francesco Pelliccia ha chiamato a “raccolta” i suoi colleghi di Agosta, Riofreddo, Cervara di Roma, Vallepietra, Roiate, Bellegra, Arcinazzo Romano, Rocca S. Stefano, Jenne, Filettino, Trevi nel Lazio, Camerata Nuova, Olevano Romano, ed insieme hanno voluto scrivere ai vertici regionali della sanità e al presidente Nicola Zingaretti per sottoporgli un documento per la tutela dell’ospedale Angelucci.
“Con molta attenzione e viva preoccupazione – hanno scritto – siamo in attesa che il nuovo corso commissariale dia definizione al nuovo assetto della rete ospedaliera del Lazio. Come istituzioni locali che rappresentano l’Alta Valle dell’Aniene vogliamo evidenziare come la salvaguardia dell’Ospedale di Subiaco, con adeguate funzionalità per rispondere efficacemente all’emergenza urgenza, sia una necessità imprescindibile per il futuro del nostro territorio. L’alta Valle dell’Aniene, per sue caratteristiche orografiche e infrastrutturali, rappresenta infatti un unicum nell’intero panorama regionale e pertanto siamo convinti che a questo territorio debba essere prestata un’attenzione speciale in particolare in tema di offerta sanitaria”.
I sindaci hanno anche preso posizione contro la paventata chiusura dell’ufficio di Equitalia: “I cittadini e i contribuenti della Valle dell’Aniene non possono essere nuovamente considerati come cittadini di rango inferiore, ai quali non viene neanche concessa la possibilità di pagare i propri tributi con un adeguata assistenza dello Stato”.

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