Stacchini, dal Comune “a giorni l’avvio della bonifica dell’area”

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#NLCronaca #NLTivoli – Si avvicina la bonifica della baraccopoli di Stacchini, dopo mesi di lavoro è giunto nella fase conclusiva il percorso avviato dall’Amministrazione comunale per l’area dell’ex Polverificio a Tivoli Terme. Presentati i progetti per la bonifica da parte dei privati e, per permettere l’avvio dei lavori che potrebbe essere imminente, anche le ultime 70 persone che occupano l’area dovranno lasciarla.

“Come è noto – spiegano dal Municipio -, da circa un decennio l’area è stata interessata da un grave problema di inquinamento ambientale, che ha coinvolto, anche a causa dei fumi provocati dagli incendi, l’intero quartiere e anche una parte del territorio del Comune di Guidonia, oltre che da un problema di carattere igienico sanitario che ha riguardato le centinaia di persone che negli anni hanno occupato la zona in condizioni di totale invivibilità”.

“Al termine del percorso, iniziato con l’istituzione da parte del Comune di un punto fisso di osservazione e controllo, nei prossimi giorni saranno finalmente avviati, da parte dei proprietari, i lavori di messa in sicurezza e rimozione dei rifiuti dall’intera area.
Da quando ai primi di novembre 2014 è stato attivato il punto, senza soluzione di continuità, giorno e notte e anche nei festivi, quello che si è sviluppato all’alba di oggi è stato il primo e unico incendio nei terreni dell’ex Polverificio. Il rogo è stato domato in circa 50 minuti”. 
“Le fiamme sono divampate intorno alle ore 6:45 e si sono propagate velocemente in un’area molto estesa, ricoperta di cumuli di vecchi elettrodomestici, probabilmente a causa di un combustibile che ha provocato il cosiddetto effetto acceleratore. Al momento non si può escludere che l’incendio sia stato appiccatto da persone estranee all’insediamento. I volontari dell’associazione Valle dell’Aniene, che stazionano all’ingresso dell’ex Polverificio, avendo compreso la necessità urgente di rinforzi, hanno immediatamente chiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Dopo circa 20 minuti, intorno alle 7:10, sul posto erano presenti due squadre dei vigili del fuoco, polizia, carabinieri e polizia locale. Intorno alle ore 7:40 l’incendio era pressochè domato ed è stato spento definitivamente intorno alle ore 8:10. Poco dopo è arrivato anche il sindaco Giuseppe Proietti, che ha raggiunto il consigliere comunale Maurizio Conti e il consigliere del sindaco Salvatore Ravagnoli, già presenti da diversi minuti”.

“Il pronto intervento nelle operazioni di oggi è l’ulteriore elemento che conferma l’efficacia del piano di azioni avviate dalla nostra amministrazione comunale in collaborazione con le associazioni che da anni operano nella zona – ha commentato l’assessore al welfare Maria Luisa Cappelli -. Da settembre abbiamo istituito un tavolo di lavoro permanente. Abbiamo allestito un punto di osservazione fisso che ha funzionato 24 ore su 24 anche nei festivi, abbiamo concertato decine di rimpatri assistiti con la Caritas e molte altre persone hanno accettato di trasferirsi volontariamente altrove con propri mezzi, senza alcuna azione di forza. Ora siamo in dirittura d’arrivo”.

“Nel mese di gennaio – proseguono dal Comune – , grazie anche all’attività dell’Avvocatura di Palazzo San Bernardino, sono stati individuati e diffidati tutti i proprietari delle aree occupate, compresi i terreni limitrofi all’ex Polverificio in cui si erano insediate alcune persone nomadi di origine siciliana. Le diffide dell’Avvocatura hanno portato, circa due settimane fa, alla presentazione da parte di tutti i proprietari di progetti esecutivi per la messa in sicurezza definitiva delle aree, oltre che per la rimozione delle enormi quantità di rifiuti depositati nei terreni nel corso degli anni, quasi tutti, abusivamente ad opera di piccole imprese artigianali e commerciali e altri operatori. L’Avvocatura comunale ha anche trovato un accordo con i nuovi proprietari della parte principale dei terreni i quali, nonostante la complessa e annosa procedura di vendita all’asta non si sia ancora definitivamente conclusa, si faranno carico della messa in sicurezza”.
“In vista dell’imminente avvio dei lavori, previsto nei prossimi giorni, anche le ultime 70 persone che vivono attualmente nell’area dovranno abbandonare la proprietà, per consentire le operazioni di messa in sicurezza”.

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