Tango che passione!
Ma anche tangoterapia cioè raggiungimento del benessere attraverso la pratica del ballo.
Sarà incentrata su questi due aspetti la serata di venerdì 1° marzo presso il Convitto Nazionale Amedeo di Savoia (gentilmente concessa dal rettore Antonio Manna) in piazza Garibaldi a Tivoli. La serata, aperta a tutti e organizzata da Michela Frattini (Sole… è – Arte Orafa di via Due Giugno 5) in collaborazione con la prof.ssa Eldamaria Celi docente specializzata presso il Convitto nazionale di Tivoli, si svolgerà secondo il programma seguente:
ore 17,30 Presentazione
ore 17,45 TANGOTERAPIA
Intervento del prof. dott. Luigi Carratelli
Medico Ricercatore Specialista in Medicina Farmaceutica
ore 18,15 TIVOLI TANGO
Intervento del maestro Carlo Colajanni
ore 18,30 Concerto del duo
Daria Rossi Poisa (violoncello)
Gabriela Valeria Gali (bandoneon)
A seguire milonga fino alle ore 23 con il dj maestro Carlo Colajanni nella sala “Montessori” del Convitto.
Il prof. Luigi Carratelli
Il maestro Carlo Colajanni
Tango e Tangoterapia
(Luigi Carratelli)
Le sponde del rio della Plata e più esattamente i bassifondi delle due capitali: argentina (Buenos Aires) e uruguayana (Montevideo ) entrambe interessate al fenomeno dell’immigrazione europea e americana, furono gli ambienti dove ebbe origine il tango intorno al 1870, prima nei ”calles e patios” e poi nei ritrovi e teatri.
Nel 1913 il tango varcò l’Oceano e approdò a Parigi dove cominciò ad affascinare l’interesse di alcuni intellettuali d’avanguardia e dell’aristocrazia europea, grazie anche al successo hollywoodiano di Rodolfo Valentino e Carlos Gardel. Da Parigi il tango si è diffuso in ogni angolo del pianeta.
All’inizio il tango non ebbe una nascita ufficiale ma si diffuse in maniera sotterranea e graduale, precedendo la nascita stessa di una musica specifica a lei legata. A questo proposito il confluire di diverse culture europee (italiana, francese, tedesca, spagnola, portoghese), africana, caraibica, argentina generò aspetti melodici del tango riconducibili sia a ritmi africani (milonga e candombe afro uruguayano) che alla musica cubana (habanera), alla contraddanza spagnola, alla lirica e alla canzone napoletana.
Il tango fonda il movimento sulla percezione, tramite l’abbraccio, del peso dell’altro, nel suo spostarsi da una gamba all’altra, e dove la consapevolezza dell’uno si arricchisce della consapevolezza dell’altro. E viceversa.
Nel 2009 ad Abu Dahbi l’Unesco ha proclamato il tango Patrimonio dell’Umanità.
La complessa dinamica di relazione tra ballerini di tango ha suscitato negli ultimi venti anni un notevole interesse scientifico da parte di ricercatori, neurologi, psichiatri sui potenziali effetti terapeutici e nel 2008 è nata, grazie a un’iniziativa dello psichiatra argentino Fernando Trossero, la tangoterapia.
Alle scuole di tango si stanno aggiungendo sempre più spesso laboratori di Tangoterapia.
L’evento, che ha ottenuto anche il patrocinio del Comune di Tivoli, ha proprio l’obiettivo di sviluppare la cultura del tango nella città e promuoverne la diffusione anche attraverso eventi mirati e corsi specifici.
Un evento quindi per gli appassionati ma aperto a tutti e finalizzato a passare una serata particolare e scoprire i benefici e la passione che anima il tango.