Tivoli, qualità dell’aria rassicurante. Da monitorare alcune zone del territorio

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Negli ultimi tempi il fenomeno è scomparso, la maggiore severità delle leggi, i controlli più stringenti degli ispettori Asl, la maggiore sensibilità della dirigenza aziendale, hanno migliorato in modo evidente la situazione. Resta presente, anche se saltuariamente, il fenomeno degli odori che però accomuna, nelle dicerie, lo stabilimento che produce grandi pneumatici alla poco distante cartiera che, a Ponte Lucano, ricicla carta. Da monitorare la zona ex Stacchini

Con l’aumentare della sensibilità delle persone relative all’inquinamento ambientale ed alle conseguenze che esso ha sulla salute, la coesistenza degli stabilimenti industriali con le abitazioni è sempre più complicata. Sempre difficile la convivenza tra tutela dell’ambiente e posti di lavoro, in modo particolare quando, come ora, la crisi economica diffusa vede alti tassi di disoccupazione. Lo stabilimento che a Villa Adriana produce da decenni pneumatici, prima sotto l’egida Pirelli ed ora Trelleborg, ha spesso ricevuto accuse da chi vive a poca distanza dal grande impianto industriale. Per le polveri emesse, per i vapori, per il rumore, gli allarmi, mai confermati, si sono succeduti a raccolte di firme, lettere alle istituzioni, campagne di stampa. Più volte, in passato, le immagini della polvere nera sui davanzali delle abitazioni e del bucato steso ad asciugare presto annerito, sono state diffuse attraverso foto e filmati.

Negli ultimi tempi il fenomeno è scomparso, la maggiore severità delle leggi, i controlli più stringenti degli ispettori Asl, la maggiore sensibilità della dirigenza aziendale, hanno migliorato in modo evidente la situazione. Resta presente, anche se saltuariamente, il fenomeno degli odori che però accomuna, nelle dicerie, lo stabilimento che produce grandi pneumatici alla poco distante cartiera che, a Ponte Lucano, ricicla carta. In seguito ai numerosi solleciti, l’Assessorato all’ambiente del Comune di Tivoli ha richiesto alla Agenzia regionale protezione ambiente un monitoraggio esteso della qualità dell’aria. Arpa Lazio ha quindi aderito alla richiesta inviando in città uno dei due laboratori mobili di cui dispone. Il veicolo, che per il suo funzionamento necessita di allaccio alla rete elettrica, è stato posizionato per trenta giorni all’interno dello spazio verde della Scuola Pacifici di Villa Adriana ed ha analizzato l’aria in continuo dal 3 aprile al 5 maggio 2019. Le componenti volatili rilevate sono state: polveri sottili PM 10 e PM 2,5, Biossido di Azoto NO2, Ozono O3 e Anidride solforosa SO2. Sono stati rilevati anche i dati relativi al Benzene. Di esse sono state elaborati i valori massimi e minimi di concentrazione, le medie orarie e giornaliere oltre che gli sforamenti ai limiti di legge.

La comunicazione ufficiale di Arpa Lazio, inviata al Comune e per conoscenza anche a Polizia municipale e Procura della Repubblica di Tivoli riporta la conclusione: “Un solo superamento del valore limite giornaliero per il PM10 (si segnala che il giorno in cui si è verificato il superamento era presente un fenomeno di trasporto di polvere Sahariana);

• Non sono presenti superamenti del limite orario del biossido d’azoto (NO2); • Nessun superamento del valore orario soglia d’informazione, di allarme e valore limite massimo giornaliero su 8 per l’ozono (O3);

• Nessun superamento del valore limite per le medie orarie di (SO2).” Per quanto riguarda gli inquinanti analizzati, quindi, i risultati sono rassicuranti e testimoniano anche della efficienza dei controlli Asl e della positiva risposta delle dirigenze aziendali degli stabilimenti industriali attivi in zona.

Resta il problema degli odori saltuari recentemente normati nel 2017, in modo più restrittivo, dall’articolo 272-bis del Testo Unico Ambientale che indica le Regioni come Enti competenti ad emettere disposizioni in materia. Il laboratorio mobile di Arpa, sarà nuovamente presente a Tivoli per un secondo mese di monitoraggio nel periodo autunno-inverno, quando le caldaie di riscaldamento saranno entrate in funzione e quindi le emissioni in atmosfera saranno condizionate dai fumi della combustione. Giova ricordare che la campagna di controllo dei fumi avviata dal Comune con i bollini ed i controlli periodici sugli impianti di riscaldamento vedrà in autunno l’inizio delle ispezioni a campione corredate da sanzioni.

La campagna coordinata di monitoraggi e manutenzioni obbligate sta avviando la città tiburtina ad una sempre migliore qualità dell’aria, lo scopo è quello di garantire una maggiore salubrità per la cittadinanza. I monitoraggi potrebbero portare ad una ridefinizione della 1a classe, la peggiore, attribuita dalla Regione in base a calcoli matematici, all’aria che si respira a Tivoli. In base a quella classificazione, nei giorni in cui la Regione rilevasse inquinanti nell’aria consistenti, le misure da applicare sarebbero complicate ed onerose: limitazioni al traffico, diminuzione della temperatura dei riscaldamenti, divieto di utilizzo di combustibili solidi, ecc.