Diverse centinaia di agenti della Polizia locale di Roma Capitale stanno protestando da questa mattina in piazza del Campidoglio per chiedere più sicurezza dopo l’incidente che ha coinvolto Daniele Virgili, il vigile investito la settimana scorsa mentre era in servizio e che, per questo, ha subito l’amputazione di una gamba. La protesta si inserisce nell’ambito di una giornata di sciopero del corpo indetta dai sindacati. In piazza, sotto le bandiere di Cgil, Cisl e Uil, si sono visti tanti striscioni: “Daniele siamo con te” recitava uno per il vigile ferito, mentre altri chiedevano “Riforma subito”.
“Una grandissima piazza e un adesione allo sciopero totale che dimostra come i lavoratori e le lavoratrici si sono stretti attorno a Daniele per chiedere più sicurezza e dignità- ha commentato durante la mattinata il segretario della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola- È una piazza che chiede rispetto da parte dell’amministrazione e investimenti da parte del Governo. Noi non ci fermeremo e continueremo a mobilitarci finché non vedremo piu sicurezza, investimenti e la riforma del corpo.
Cosa serve? Nuove strumentazioni, personale e anche nuove procedure. Questi lavoratori chiedono dignità e rispetto”. Per Giancarlo Cosentino, segretario della Cisl Funzione pubblica di Roma “questa piazza è piena perché per la Polizia locale quello che è successo a Daniele è come se fosse avvenuto a ciascuno di noi. Ricorda a tutti la necessità di lavorare in sicurezza, mentre noi siamo certi che lavorare con 2.500 persone in meno ogni giorno significa lavorare non in sicurezza. Quindi, chiediamo assunzioni e una riforma dopo 36 anni. Perché, tra le varie cose, è inammissibile che Daniele, un uomo in divisa, non abbia le stesse garanzie di altri corpi in divisa. Servono più diritti”.
“Lo sciopero era doveroso- ha concluso Mirko Anconitani della Uil Fpl di Roma- era doveroso per Daniele e perché da quasi 40 anni aspettiamo una riforma della legge quadro che tarda ad arrivare. Siamo sempre ad un passo ma poi questo passo non si compie mai. Non è più accettabile che la Polizia della Capitale d’Italia sia trattata come una Polizia locale di serie B. Noi dobbiamo avere le stesse garanzie, tutele e la stessa previdenza degli altri corpi di Polizia”.