Asl: la prima intervista al nuovo Direttore Generale Vitaliano De Salazar
#NLSanità #Tivoli – Migliorare l’offerta sanitaria, riorganizzare i servizi facendo i conti con le difficoltà logistiche e le carenze di personale dell’Asl, diverse e difficili le sfide per il nuovo direttore della Roma 5 Vitaliano De Salazar. Il Direttore Generale, arrivato a Tivoli lo scorso dicembre, i problemi da affrontare non sono pochi. In questi […]
#NLSanità #Tivoli – Migliorare l’offerta sanitaria, riorganizzare i servizi facendo i conti con le difficoltà logistiche e le carenze di personale dell’Asl, diverse e difficili le sfide per il nuovo direttore della Roma 5 Vitaliano De Salazar. Il Direttore Generale, arrivato a Tivoli lo scorso dicembre, i problemi da affrontare non sono pochi.
In questi primi mesi “tiburtini”, oltre a conoscere la realtà di una delle Asl più grandi del Lazio, c’è stato tempo già per seminare i primi progetti.
L’ASL ROMA 5 VISTA DAL NUOVO DIRETTORE
“Ho incontrato una realtà multiforme – ha spiegato Vitaliano De Salazar -. C’è grande professionalità tra medici ed infermieri. L’azienda, però, è complessa a causa della sua vasta estensione. Questa Asl si sta trasformando con il nuovo atto aziendale (approvato dalla Regione lo scorso anno). Io l’ho trovata, quindi, in un momento di cambiamento ed oggi più che mai ha bisogno di regole ed organizzazione. Questa Direzione, ora, sta cercando di mettere a sistema tutto il buon lavoro fatto fino ad oggi”.
“Sto procedendo, quindi, su diversi filoni. Uno è l’organizzazione della rete ospedaliera, poi la riorganizzazione dei rapporti ospedali-territorio, poi il rilancio delle attività di screening oncologico ed il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva”. Il piano, al momento, non è rimasto solo su carta. I lavori per raggiungere i diversi obiettivi sono già iniziati e sono state fissate anche le prime scadenze.
EMODINAMICA
“Questa è la prima scommessa di questa direzione – ha spiegato De Salazar nella sua prima intervista da quando è arrivato alla sede di via Acquaregna -. Il mio impegno è di estendere il servizio all’h24 (ora è h12 ed h6 nei fine settimana), il reparto ha fatto registrare numeri importanti in questi primi mesi di attività. Entro la fine dell’anno riusciremo ad aprirla tutto il giorno”.
Il problema dell’Emodinamica dell’ospedale di Tivoli, l’unica in servizio in provincia di Roma ed aperta – pur se poche ore al giorno – lo scorso luglio nonostante fosse pronta ed allestita dal 2007, è la carenza di personale. Senza medici, infermieri e operatori assistenziali il reparto non può funzionare h24, “ho già chiesto una deroga alla Regione per assumere il personale necessario. C’è un accordo di massima, siamo tutti convinti che serva, che abbia un ruolo estremamente importante nella rete assistenziale della Provincia di Roma”.
L’Emodinamica di Tivoli, a riprova del servizio essenziale svolo nel curare pazienti con gravi problemi di cuore, da luglio al 22 febbraio scorso ha eseguito quasi 600 Angioplastiche coronariche, “a giugno prevediamo di superare quota 700” ha aggiunto De Salar. Tradotto, da luglio al 22 febbraio ha salvato quasi 600 persone
RACCOLTA SANGUE ESTERNA
Deroghe alle assunzioni sono state chieste anche per il servizio di raccolta sangue. Dopo le polemiche scoppiate nei primi giorni del nuovo anno, con la comunicazione della sospensione delle raccolte sangue esterne a causa principalmente della carenza di personale, era arrivata una prima soluzione tampone per mantenere in piedi l’essenziale servizio. “Migliorare la raccolta sangue è un obiettivo da portare avanti – ha spiegato il Dg -, sia come cittadino che come amministratore. Abbiamo chiesto deroghe in Regione per l’assunzione di due medici da dedicare a questo servizio poi sarà importante migliorare il rapporto con le Associazioni per riformulare l’attività. A giorni è previsto un primo incontro con loro”.
L’OSPEDALE DI TIVOLI
“E’ stato fatto un masterplan per la struttura ospedaliera di Tivoli – ha spiegato il Direttore – che prevede una serie di lavori da fare per migliorare la struttura, la collocazione dei reparti nel frattempo. Ci sono, oggi, date certe, con dei lavori che finiranno con una tempistica ben definita”.
“Entro 60 giorni saranno inaugurati i nuovi reparti freschi di riqualificazione – ha annunciato De Salazar -, Neonatologia, Medicina, Neurofisiopatologia, il Nido, la Sala Parto e la Camera Operatoria. Sono stati riorganizzati gli spazi, resi più accoglienti e funzionali. Questo nell’immediato, poi provvederemo a riqualificare l’ala vecchia del San Giovanni Evangelista, e per far questo dovremo spostare gli ambulatori ospitati in quella parte dell’ospedale. Preso partiranno i lavori ed entro uno o due anni, al massimo, Tivoli e la provincia di Roma potranno usufruire di una struttura con i più elevati standard. Si parla di strumentazione nuova, locali riqualificati, l’ospedale tiburtino sarà uno dei più importanti della Regione”.
Una riqualificazione pensata secondo nuovi modelli organizzativi, “Non si ragionerà più per reparti ma per area di cura. Saranno messi vicini, sullo stesso piano, specialistiche connesse tra di loro, come per esempio l’Emodinamica vicina alla Cardiologia ed all’Utic. Così si ha una maggiore sicurezza per i pazienti, una migliore accoglienza ed un risparmio di risorse umane. La stessa cosa succederà anche per la Pediatria”.
Al momento la Direzione è impegnata anche su un altro fronte, parallelo e non meno importante. Oltre a puntare alla riqualificazione dei reparti si sta chiedendo in Regione il personale necessario per far lavorare al meglio le nuove strutture. “Siamo in una situazione di forte carenza, mancano tante figure. Abbiamo chiesto deroghe per infermieri, operatori assistenziali e medici, solo di questi ne abbiamo richiesti 45. Presseremo per averli, ma c’è una gradualità essendo il Lazio una regione che ha un piano di rientro del deficit”.
LA SANITA’ PIU’ VICINA AI PAZIENTI CRONICI
“Un’altra linea di intervento importante è quella dei rapporti ospedali-territorio. Stiamo prevedendo dei percorsi dedicati ai pazienti cronici, così da fornire a loro una migliore assistenza ed evitargli inutili accessi al pronto soccorso. Si parla di persone con problemi di cuore, broncopolmonari o di diabete, per esempio. Sarà essenziale l’apporto dei medici di famiglia, che già funziona ma va rafforzato”.
APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA
“Sempre i medici di medicina generale saranno coinvolto in un altro progetto essenziale per questa Asl, l’appropriatezza prescrittiva. Fornendo ai pazienti i trattamenti più appropriati ai cittadini, senza prescrivere medicine ed esami non necessari, si possono dare prestazioni migliori facendo risparmiare all’Azienda diversi milioni di euro, tra i 3.5 ed i 4 l’anno, che saranno reinvestiti in altri servizi. Nella mia Asl di provenienza (la Roma B) con questo progetto ha risparmiato circa 10 milioni di euro”.
“E’ una sfida, dobbiamo migliorare. Non si tratta di prescrivere meno medicine o meno analisi, si tratta di erogare quello che serve. Lavoreremo insieme ai medici, che incontrerò a marzo divisi per distretto, e poi ho già provveduto a far riattivare le commissioni sull`appropriatezza prescrittiva, alcune delle quali erano ferme da tempo. Introdurremo anche un software per lavorare insieme ai medici e verificare l’andamento del progetto”.
SCREENING
Ultima, ma non ultima, la prevenzione oncologica. “Altra priorità è lo screening – ha concluso De Salazar -. Entro due settimane ripartiranno le attività con un servizio rinnovato, più diffuso sul territorio e secondo le esigenze dei territori, una priorità viste le particolarità di questa Asl. Al lavoro per questo c’è una squadra di persone che ha l’obiettivo di raggiungere e coinvolgere nei programmi di prevenzione quante più persone possibile”.
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