Il tempo sembra non passare mai, con oltre 60 anni di vita senza sentire il peso dell’età, il Villaggio Don Bosco continua ad aiutare decine di ragazzi. Negli anni sono diventati migliaia. Una delle più belle realtà tiburtine ha attraversato il millennio e prosegue nella sua meritoria attività anche grazie all’aiuto di tante persone che hanno sposato la causa di don Nello, prima, e di don Benedetto, ora.
Ad oggi il Villaggio Don Bosco ospita ragazzi di tre continenti, un cocktail di culture, usi e costumi, che si fondono in una comunità in cui il tempo sembra non passare mai. Dai tempi di Don Nello, il parroco che nel dopo guerra creò il “villaggio” sull’onda dell’esperienza dell’oratorio San Paolo, quando i ragazzi di allora erano orfani di guerra per lo più di Tivoli, fino ad arrivare ad oggi, dove gli “ospiti” vengono dall’Africa e dal Sud America, la comunità di monte Catillo non è cambiata di una virgola. Poche e semplici regole, rispettate da tutti, la possibilità per tanti giovani di costruirsi un futuro, andando a scuola ed imparando un “mestiere”, tanta beneficenza da parte dei tiburtini e la continua presenza di persone che hanno vissuto nel Villaggio e che sono rimaste per sempre legate a quelle mura.
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