Screening Audiologico Neonatale, primo bilancio per il nuovo servizio dell’Asl
Screening Audiologico Neonatale, dopo i primi nove mesi di vita del progetto dell’Asl Roma G è tempo dei primi bilanci. L’innovativo test, attivato presso l’ospedale di Palombara, ha già permesso di visitare oltre 1000 neonati per diagnosticare, precocemente, eventuali problemi all’udito. Scoprire, così presto, se un bambino ha dei deficit uditivi permette di intervenire subito […]
Screening Audiologico Neonatale, dopo i primi nove mesi di vita del progetto dell’Asl Roma G è tempo dei primi bilanci. L’innovativo test, attivato presso l’ospedale di Palombara, ha già permesso di visitare oltre 1000 neonati per diagnosticare, precocemente, eventuali problemi all’udito.
Scoprire, così presto, se un bambino ha dei deficit uditivi permette di intervenire subito e prevenire i danni legati allo sviluppo del linguaggio e delle abilità cognitive. Questo servizio, in tutto il Lazio, è offerto solo dall’Asl Roma G e dall’Asl Roma H, ma già si guarda avanti e si pensa a come sviluppare questo progetto.
< Ogni anno – spiegano all’Asl Roma G - in Italia nascono 1000 bambini con sordità profonda e tanti altri con deficit uditivo di bassa o media entità. Sono bambini come tutti gli altri che hanno solo bisogno che qualcuno riconosca immediatamente il loro deficit per consentirgli una buona qualità della vita >.
Il servizio, voluto fortemente e diretto dal dottor Franco Cortellessa, è rivolto a tutti i bambini nati negli ospedali della Roma G, e quindi Tivoli, Colleferro, Monterotondo e Palombara, ma possono accedere a questo screening anche i neonati provenienti da altre Asl, da cliniche romane, da altre province e regioni.
Lo screening prevede diversi test da effettuare sui neonati. In un primo livello vengono individuati eventuali bambini con problemi. Questi vengono poi sottoposti ad un ulteriore controllo e, se viene confermato il sospetto, vengono indirizzati a una seconda valutazione ambulatoriale entro il primo mese dalla nascita. Il programma prevede, quindi, che nel caso in cui il neonato presenti un deficit o un sospetto di deficit, venga inviato al Policlinico Umberto I e convocato per una completa valutazione diagnostica da effettuarsi entro i sei mesi di vita.
Per il futuro, l’obiettivo del dott. Cortellessa è di raggiungere il secondo livello, ovvero eseguire a Palombara i più approfonditi che oggi sono eseguiti a La Sapienza.
