Negozi che chiudono e strade deserte, il 2012 ha fatto registrare per il commercio di Tivoli dei numeri decisamente inquietanti. Tra serrande che si abbassano definitivamente e locali che restano sfitti, l’area commerciale del centro e della periferia di Tivoli sta pagando un caro prezzo per questa crisi. Il commercio e l’artigianato soffrono notevolmente questa crisi epocale – ha commentato Augusto Masotti, il coordinatore del progetto dei commercianti Tivoli Salvadanaio 2013 – ma non siamo i soli a pagarne le conseguenze.
Non c’è niente altro da dire se non che si deve voltare pagina, guardare avanti e pensare ad un futuro migliore. Il messaggio di speranza è necessario alla luce del “saldo” delle attività tiburtine: Nel 2012 hanno chiuso più di 25 attività commerciali – spiega Masotti – ed altre 8, forse 10, seguiranno in breve tempo. Un altro dato record è la chiusura di due istituti bancari, l’Unicredit di viale Tomei e la Banca Toscana di via Empolitana. Altre due banche probabilmente chiuderanno entro il primo semestre del 2013.
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