Tivoli, venerdì l’assemblea dei soci della Acque Albule spa
Tivoli Terme ultimo atto? Torna in cima alla lista delle cose da fare il rinnovo del consiglio di amministrazione della Acque Albule Spa, la partecipata che gestisce le piscine di acqua sulfurea tiburtine. Tra i punti chiave dell’accordo che sembra aver riportato il sereno sopra Palazzo San Bernardino, c’è quello di portare l’azienda sulla strada […]
Tivoli Terme ultimo atto? Torna in cima alla lista delle cose da fare il rinnovo del consiglio di amministrazione della Acque Albule Spa, la partecipata che gestisce le piscine di acqua sulfurea tiburtine.
Tra i punti chiave dell’accordo che sembra aver riportato il sereno sopra Palazzo San Bernardino, c’è quello di portare l’azienda sulla strada della privatizzazione totale con un nuovo assetto societario, che per la prima volta da quando il 40% delle quote è stato dismesso, era il 2001, dovrebbe rispecchiare la realtà. A capo del cda allo stato attuale, infatti, non c’è il comune, titolare del restante 60% del pacchetto azionario, ma il Ragionier Bartolomeo Terranova, in rappresentanza della Sirio Hotel srl. Le altre due sedie sono occupate da Domenico Cecchetti e Stefano Boanelli. I due avrebbero dovuto lasciare capra e cavoli prima della fine del 2012, ma l’assemblea dei soci, convocata a metà dicembre, non ha portato a nulla di definitivo. In parole povere mentre le dimissioni del secondo sono arrivate sulle scrivanie giuste, il primo, pur avendo dato la sua disponibilità, non ha messo nulla nero su bianco. L’appuntamento con la verità è per venerdì, data prevista per riprendere l’incontro tra i soci. “Riportare la presidenza nelle mani del comune è importante in questo momento e in vista della privatizzazione totale”, dice il sindaco Sandro Gallotti. L’affare sulfureo, vista la situazione economica in cui versano le casse comunale, sarebbe davvero prezioso: stando all’ultima perizia il valore azionario della spa è di 30 milioni di euro, 18 dei quali finirebbero dritti in piazza del Governo numero 1.

