Tivoli, scatta l’ora X per la Acque Albule
Scatta l’ora X per le terme. Domani a riunirsi sarà l’assemblea dei soci della Acque Albule spa, la partecipata che gestisce le terme tiburtine sulla via della privatizzazione totale. Al centro del dibattito la questione del rinnovo del consiglio di amministrazione dell’azienda, ad oggi guidato da Bartolomeo Terranova in rappresentanza della Sirio Hotel srl, che […]
Scatta l’ora X per le terme. Domani a riunirsi sarà l’assemblea dei soci della Acque Albule spa, la partecipata che gestisce le terme tiburtine sulla via della privatizzazione totale. Al centro del dibattito la questione del rinnovo del consiglio di amministrazione dell’azienda, ad oggi guidato da Bartolomeo Terranova in rappresentanza della Sirio Hotel srl, che nel 2001 ha acquisito il 40% delle quote azionarie. Insieme a lui, per il comune di Tivoli, Domenico Cecchetti e Stefano Boanelli. Un triumvirato destinato cambiare, secondo gli accordi politici che hanno salvato il governo Gallotti dalla fine prematura, che vogliono Palazzo San Bernardino alla guida della municipalizzata in vista della dismissione del pacchetto di maggioranza. Ad oggi però di dimissioni se ne contano troppo poche: ad arrivare sono state solo quelle di Boanelli, fatto che ha destato perplessità in una parte cospicua della maggioranza. L’ultima assemblea, tenutasi un mese fa, è stata sospesa proprio per questo motivo ed oggi la “questione sulfurea” torna prepotentemente al centro dell’agenda politica cittadina. Nel frattempo qualcosa si è mosso sul fronte degli stabilimenti termali sorti nel corso degli anni nell’area di Tivoli Terme. A riunirsi con i gestori delle quattro attività che nella stagione estiva registrano centinaia di ingressi giornalieri, il sindaco, Sandro Gallotti, assieme all’assessore alle Attività Produttive, Vincenzo Tropiano, all’assessore allo Sport, Giorgio Tommasi, all’assessore regionale allo Sviluppo economico, Pietro Di Paolo, al dirigente del settore Ambiente del Comune di Tivoli, Ercole Lupi e a Stefano Terranova per la Acque Albule. La proposta è quella di regolarizzare la posizione delle piccole terme creando un consorzio tra gli operatori. “Obiettivo dell’amministrazione è quello di regolarizzare la posizione degli operatori privati in vista dell’apertura della prossima stagione – dice Gallotti – . Il fatto che si è arrivati a questo punto, sempre alla ricerca del dialogo e della condivisione, conferma che stiamo agendo nella giusta direzione”.
