Guidonia Montecelio, Città della Mal’Aria
La terza città del Lazio è tornata a calcare tristemente il palcoscenico della cronaca per la sua qualità dell’aria non propriamente “impeccabile”. Nel dossier “Mal’Aria” presentato da Legambiente si legge che a Guidonia Montecelio sono state registrate “alte concentrazioni di sostanze inquinanti”. Non sarebbe però una novità. Nel 2010 era nato addirittura un “caso” Mal’aria […]
La terza città del Lazio è tornata a calcare tristemente il palcoscenico della cronaca per la sua qualità dell’aria non propriamente “impeccabile”. Nel dossier “Mal’Aria” presentato da Legambiente si legge che a Guidonia Montecelio sono state registrate “alte concentrazioni di sostanze inquinanti”.
Non sarebbe però una novità. Nel 2010 era nato addirittura un “caso” Mal’aria a Guidonia Montecelio. Tre anni fa, infatti, partiva proprio dalla terza città del Lazio la “campagna di Legambiente sull’inquinamento atmosferico da attività produttive”. Sotto la lente degli ambientalisti il cementificio, la discarica dell’Inviolata, l’industria estrattiva. “Sono queste – scrivevano da Legambiente – le tre realtà che rendono questa area alle porte di Roma, la cui densità abitativa è salita nel giro di 50 anni da circa 12mila ad oltre 80mila, una delle più fortemente compromesse dal punto di vista ambientale”. Nel 2011 le discussioni in merito all’inquinamento atmosferico nella Città dell’Aria avevano suscitato polemiche, anche di natura politica. L’anno dopo l’apertura del “caso Guidonia”, infatti, l’amministrazione è intervenuta duramente nei confronti di chi dubitava della “Bon’Aria”: “ I dati relativi alla qualità dell’aria nel comune di Guidonia Montecelio – scrivevano dal Comune – , resi noti dall’Arpa Lazio, testimoniano valori ampiamente nella norma del territorio guidoniano”. Nel 2011 ci sono stati “solo” “17 giorni di superamento dei valori limite per il comune di Guidonia Montecelio contro i 31 della città di Roma”. Nel dicembre 2012 tre i giorni di superamento del limite e 15 in tutto l’anno. Nel documento di Legambiente però non si parla di un primato di Guidonia Montecelio. La maglia nera è andata, infatti, a Frosinone “con 120 sforamenti, seguito da Ceccano con 118. I dati sono alti anche a Cassino con 68 e Ferentino con 65. In provincia di Roma, i valori più alti sono stati registrati in una delle centraline di Colleferro con 54 giorni di superamento dei limiti – dovuti in parte alla presenza dell’area industriale, dell’arteria autostradale oltre che al traffico cittadino”. “A Roma e nel Lazio c’e’ un’emergenza sanitaria legata allo smog- ha detto Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio -, servono nuovi provvedimenti per tutelare la salute dei cittadini, coordinati dalla Regione in tutto il Lazio anche esercitando poteri sostitutivi, ma soprattutto serve una politica per il trasporto pubblico”.
