Monterotondo, Giornata della Memoria dedicata a Jella Lepman

Monterotondo, “L’esempio di Jella Lepman, educatrice di pace”, così l’amministrazione comunale eretina ha deciso di celebrare il 31 gennaio la Giornata della Memoria, 68esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. Un ricordo realizzato attraverso l’esperienza di Jella Lepman, “fondatrice della Jugendbibliothek di Monaco, la più grande biblioteca per ragazzi del mondo, e […]

Monterotondo, Giornata della Memoria dedicata a Jella Lepman

Monterotondo, “L’esempio di Jella Lepman, educatrice di pace”, così l’amministrazione comunale eretina ha deciso di celebrare il 31 gennaio la Giornata della Memoria, 68esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz.

Un ricordo realizzato attraverso l’esperienza di Jella Lepman, “fondatrice della Jugendbibliothek di Monaco, la più grande biblioteca per ragazzi del mondo, e dell’Ibby, la massima organizzazione internazionale dedicata alla promozione della letteratura per l’infanzia”. L’evento è rivolto ai ragazzi delle Scuole secondarie di primo grado e si terrà giovedì 31 gennaio alle 10 nella Sala consiliare. “I ragazzi presenti saranno invitati a lasciare il loro messaggio di pace e di speranza per la costruzione del futuro che vorrebbero: i loro pensieri diventeranno manifesti per le vie della città e potranno essere di stimolo e riflessione per tutti i cittadini”. A raccontare questa straordinaria esperienza e i valori che ancora oggi è in grado di ispirare saranno Della Passarelli, presidente della casa editrice Sinnos, e Riccardo Vommaro, presidente della locale sezione Anpi. “Sarà proprio l’orrore dell’esperienza nazista a segnare il suo destino – ricorda l’assessore alle Politiche educative Anna Foggia – Dopo avere perso tutto nella guerra, infatti, la Lepman si convince che per evitare il ripetersi in futuro di altri episodi di brutalità umana come quelli avvenuti a seguito delle persecuzioni razziali, è necessario anzitutto lavorare sul modo di pensare. Sono i ragazzi, secondo la Lepman, il ponte di incontro di maggiore successo per arrivare agli adulti e insegnare loro che vi sono altri modi di pensare, altre opinioni più valide e vincenti di quelle che avevano prodotto la guerra: i bambini e i ragazzi, attraverso la lettura, possono essere degli ottimi divulgatori per la promozione della pace. E’ così che, tramite un appello rivolto a venti nazioni, Jella Lepman entra in possesso di circa quattromila libri per bambini e ragazzi con i quali allestisce la prima Mostra Internazionale di libri per bambini”.

Chi è Jella Lepman: “Dopo avere lavorato come giornalista per la BBC di Londra, città dove si era rifugiata nel 1936 per sfuggire al regime nazista, nel 1945, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale, fa rientro in patria per lavorare come consulente pedagogico-culturale sui bisogni delle donne e dei bambini per conto degli Stati Uniti”.

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