Fumo ed esalazioni dal terreno a Tivoli Terme

Fumo ed esalazioni pestilenziali che salgono dal terreno, a Tivoli Terme accade anche questo. A via Cesurni, accanto alla baraccopoli di Stacchini, da un montarozzo di terra smossa si alza, ormai da giorni, un filo di fumo accompagnato ad un forte odore, acre, che apparentemente non sembrerebbe collegabile allo zolfo. Nella zona, infatti, passano alcune […]

Fumo ed esalazioni dal terreno a Tivoli Terme

Fumo ed esalazioni pestilenziali che salgono dal terreno, a Tivoli Terme accade anche questo.

A via Cesurni, accanto alla baraccopoli di Stacchini, da un montarozzo di terra smossa si alza, ormai da giorni, un filo di fumo accompagnato ad un forte odore, acre, che apparentemente non sembrerebbe collegabile allo zolfo. Nella zona, infatti, passano alcune tubature di scolo delle piscine delle Aque Albule, ma la puzza che sale dal terreno non è neanche lontanamente paragonabile alle esalazioni seguite all’incendio di via dei Laghi la scorsa estate.
Per cercare di capire cosa stia accadendo, il comitato Città Termale sta richiedendo un intervento dell’assessore all’Ambiente Federico Lazzaro: “Chiediamo l’intervento urgente tra via di Cesurni e via Stacchini – scrivono dal Comitato – un area che presenta vari focolai sotterranei da cui escono esalazioni di gas maleodorante. La paura dei cittadini che si sono rivolti al comitato è quello che in quell’area siano stati seppelliti materiali tossici che bruciando stanno inquinando l’area circostante mettendo a rischio l’incolumità pubblica e la salute dei tiburtini residenti”.
“L’odore acre – ha commentato il consigliere comunale Andrea Napoleoni, Progetto Tivoli, che per primo ha denunciato il fenomeno – impedisce di avvicinarsi lascia intendere che si tratti di rifiuti tossici sepolti da qualche criminale. Questa scoperta è avvenuta grazie alla segnalazione di un gruppo di persone che hanno notato dei vapori uscire da una buca in un terreno apparentemente abbandonato. Presenterò immediatamente, in collaborazione con le realtà locali, l’ennesimo esposto-denuncia alle competenti autorità”.

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