Raddoppio Fr2, la burocrazia blocca il cantiere
Dopo i problemi con dei permessi, ora è la burocrazia a non far partire i lavori. Manca della documentazione ed il cantiere per il raddoppio della linea Fr2 non può cominciare. In attesa dell’incontro con i pendolari previsto per domani mattina, ore 11 presso la stazione Termini, dalle Ferrovie trapelano particolari interessanti. Dopo aver dovuto […]
Dopo i problemi con dei permessi, ora è la burocrazia a non far partire i lavori. Manca della documentazione ed il cantiere per il raddoppio della linea Fr2 non può cominciare. In attesa dell’incontro con i pendolari previsto per domani mattina, ore 11 presso la stazione Termini, dalle Ferrovie trapelano particolari interessanti. Dopo aver dovuto lavorare per ottenere dei permessi paesaggistici ed ambientali, Rfi si sta ora scontrando con alcuni problemi legati alla ditta che si è aggiudicata i lavori.
La Dec, così si chiama la società che aveva vinto, ha ceduto il “ramo” costruzioni ad un’altra società, Nuova Dec, ed ora devono essere fornite nuovamente tutte la certificazioni previste dal codice degli appalti. Questo, però, ancora non è avvenuto nonostante diverse sollecitazioni, salvo ricevere qualche rassicurazioni in colloqui informali. Le Ferrovie sembrerebbero pronte, però, a porre la società davanti ad un ultimatum che scadrebbe ai primi di febbraio. In questo caso Rfi sarebbe pronta a chiamare in causa la seconda “classificata” nel bando, ma questa è una scelta rischiosa in quanto si corre il rischio di incappare in contenziosi legali. Questo è l’ultimo passaggio da risolvere prima di poter vedere le ruspe al lavoro lungo la Roma – Bagni di Tivoli – Guidonia.
Le altre due situazioni che stavano creando problemi, invece, sono stati risolti. Si trattava di rinnovare le autorizzazioni paesaggistiche, permesso ottenuto il 16 gennaio, e soprattutto di superare un vincolo ambientale. Nel terreno prelevato lungo il percorso della ferrovia, infatti, sono state rinvenute quantità elevate di arsenico. Le Ferrovie, quindi, hanno dovuto dimostrare che l’origine fosse endemica. Questo è stato fatto, lo scorso 21 gennaio, ma i tempi si sono allungati.
Nel frattempo si è lavorato anche sulla progettazione esecutiva. Al settore tecnico delle Ferrovie è stata presentata la documentazione da parte della ditta, sono state evidenziate alcune prescrizioni che dovranno essere integrate nella stesura finale.

