Un fulmine a ciel sereno, pochi istanti fa è stata ufficializzata la decisione del sindaco Sandro Gallotti di dimettersi.
Nonostante la pioggia che cade su Tivoli da questa mattina, nessuno si poteva aspettare questo “boato” che ha squarciato la calma apparente che regnava tra i corridoi di palazzo San Bernardino dopo che, nel consiglio comunale di giovedì scorso, Alleanza per Tivoli aveva chiesto al primo cittadino di compiere questo passo.
In aula Gallotti aveva declinato “l’invito” rivolto dalla lista civica che sedeva tra i banchi della maggioranza. Da giovedì, fino ad oggi, a palazzo San Bernardino il primo cittadino ha incontrato i partiti della coalizione di governo ed anche i singoli consiglieri. Queste riunioni, però, evidentemente non sono servite a risolvere la situazione.
Cominciano, oggi, venti giorni incandescenti in cui il sindaco sarà impegnato nel tentativo di ricomporre una maggioranza, di ritrovare 16 consiglieri che lo appoggino. In caso contrario, il prossimo 26 febbraio, sarà la fine per questa amministrazione che ha vinto le elezioni nel 2010. Per Gallotti sarebbe la seconda esperienza da sindaco finita anzitempo, dopo quella del 1996 quando venne sfiduciato dal consiglio comunale.
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