Paluzzi (Rivoluzione Civile) in campagna elettorale con il camper
Un tour de force, nel senso letterale del termine, per Ezio Paluzzi che a bordo del camper elettorale si prepara a macinare chilometri per incontrare gli elettori. Il candidato al Consiglio regionale di Rivoluzione Civile, assessore provinciale uscente alla Sicurezza e Protezione civile, ha iniziato la scorsa settimana facendo tappa nella “sua” Tivoli per poi […]
Un tour de force, nel senso letterale del termine, per Ezio Paluzzi che a bordo del camper elettorale si prepara a macinare chilometri per incontrare gli elettori.
Il candidato al Consiglio regionale di Rivoluzione Civile, assessore provinciale uscente alla Sicurezza e Protezione civile, ha iniziato la scorsa settimana facendo tappa nella “sua” Tivoli per poi procedere a Marcellina, Palombara e Moricone. Oggi, sabato 9 febbraio, il ritorno a Tivoli mentre domani sarà la volta dei centri della Valle dell’Aniene ed in particolare Anticoli Corrado, Subiaco, Arsoli, Riofreddo, Vallinfreda e Vivaro Romano.
“L’obiettivo del tour di Rivoluzione Civile del Movimento Arancione Lazio – ha spiegato Paluzzi – è quello di dare sostanza e crescita al progetto politico, che, proprio qui e per la prima volta, costruisce una declinazione regionale. Gli Arancioni sono stati i primi e i più convinti sostenitori del progetto di Rivoluzione Civile, ispirati dalla mobilitazione di Luigi De Magistris per un radicale cambiamento sociale e a una riscossa civile nell’orizzonte della legalità, dei diritti e dell’esigenza civica di fare rete, dinanzi all’assalto dei poteri forti e degli interessi criminali.
In breve, il nostro programma è la Costituzione. I nostri “militanti”, attuali e potenziali, che chiamiamo a raccolta, sono le persone, i movimenti, le associazioni, che condividono l’istanza secondo cui non è più il momento della delega ai partiti, ma dell’assunzione di responsabilità. Ed è per questo che non ci saranno comizi nel tour arancione ma solo incontri con i cittadini pronti ad esporre le loro istanze e loro stessi”.

