Speciale “regionali”, le nostre tre domande ai candidati: Erika Osimani
Speciale “regionali”: le risposte di Erika Osimani, candidata de La Destra per Storace Presidente. In occasione di queste prossime elezioni regionali notizialocale.it ha deciso di porre a tutti i candidati della provincia est di Roma un’intervista composta da tre domande ciascuno, le medesime per ognuno. COME MAI HA DECISO DI CANDIDARSI? “Motivata dalla mia passione […]
Speciale “regionali”: le risposte di Erika Osimani, candidata de La Destra per Storace Presidente.
In occasione di queste prossime elezioni regionali notizialocale.it ha deciso di porre a tutti i candidati della provincia est di Roma un’intervista composta da tre domande ciascuno, le medesime per ognuno.
COME MAI HA DECISO DI CANDIDARSI?
“Motivata dalla mia passione per la politica per mettere al servizio degli altri il mio impegno, le mie competenze e la mia professionalità, in modo da poter offrire risposte concrete. In particolar modo la mia esperienza nel campo della formazione e la mia attività di consulente legale in ambito sindacale possono e potranno essere uno strumento utile in settori particolarmente sensibili quali ad esempio quello occupazionale”.
QUALI SONO I TRE PUNTI PRINCIPALI DEL VOSTRO PROGRAMMA?
“Rivalutazione del territorio: non si può prescindere dal far riferimento ad un esercizio dell’attività politica correlato al territorio attraverso l’associazionismo politico e le altre diverse forme di contatto diretto con le persone. Il problema negli ultimi anni è stato proprio quello di un eccessivo distacco tra la politica e territorio. È pertanto necessario tornare ad un rapporto diretto con i cittadini in modo da conoscere le loro legittime richieste. Un collegamento diretto, infatti, moralizza e responsabilizza la politica territoriale. Il mio programma si arricchisce pertanto ogni giorno essendo aperto al contributo di chi voglia offrire idee e soluzioni ai problemi del territorio. Formazione ed occupazione: fondamentale è il reperimento di fondi Europei per l’istruzione e la formazione, così da garantire la sinergia tra il mondo della formazione e il settore dei servizi e dell’imprenditoria favorendo l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e allo stesso tempo consentendo alle imprese di utilizzare forza lavoro motivata e determinata, oltre che preparata, al fine di migliorare la produttività e superare l’attuale crisi occupazionale. Il Lazio che cresce è quello che agevola l’imprenditoria femminile con contributi a fondo perduto, con finanziamenti agevolati, è quello che alleggerisce il carico fiscale, facendo pagare di più le banche e le assicurazioni e di meno le piccole e medie imprese. riorganizzazione del sistema sanitario: è necessaria un’attenta e puntuale riorganizzazione del settore sanitario diretta verso una necessaria decurtazione delle spese ingiustificate con particolare attenzione però alla riorganizzazione del personale e alla determinazione di criteri per l’attribuzione di interventi di tipo assistenziale. La sanità va razionalizzata, ma non razionata. Tale riorganizzazione, infatti, non può né deve rispondere solo ed esclusivamente a ragioni di carattere economico poiché la tutela della salute deve passare oltre che attraverso la riorganizzazione delle strutture sanitarie, anche attraverso lo sviluppo ed il potenziamento di strutture e servizi per l’assistenza extraospedaliera, domiciliare e territoriale post acuzie, in modo tale che la Regione, alla luce delle statistiche epidemiologiche che prospettano il progressivo innalzamento dell’età media, possa avere a disposizione gli strumenti per affrontare le richieste dei cittadini. Auspicabile sarebbe pertanto la creazione di una rete ambulatoriale diffusa sul territorio così da consentire la diminuzione della spesa ospedaliera senza tagliare tuttavia gli ospedali”.
CHE IMPORTANZA RIVESTE UNA CANDIDATURA”DEL TERRITORIO” PER QUESTO TERRITORIO?
“La possibilità di avere un referente diretto che sia il principale portavoce delle istanze e dei problemi del territorio. Fondamentale è creare un collegamento diretto tra la Regione e gli enti comunali così da fornire, agli stessi, strumenti per avere indicazioni ed informazioni su finanziamenti e fondi da sfruttare sul territorio rilanciando così l’occupazione, i consumi e l’economia”.

