Guidonia, stalker lei vittima lui, deciso il divieto di avvicinamento

Guidonia Montecelio, si erano innamorati, la loro storia è durata un paio d’anni ma lui l’ha lasciata e lei ha iniziato a perseguitarlo: decisa dal tribunale di Tivoli la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Una storia che si è vista solo nei film dove la donna, quarantenne imprenditrice facoltosa, […]

Guidonia, stalker lei vittima lui, deciso il divieto di avvicinamento

Guidonia Montecelio, si erano innamorati, la loro storia è durata un paio d’anni ma lui l’ha lasciata e lei ha iniziato a perseguitarlo: decisa dal tribunale di Tivoli la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. Una storia che si è vista solo nei film dove la donna, quarantenne imprenditrice facoltosa, non ha accettato la fine della relazione e si è trasformata in stalker. Oltre mille sms in sei mesi, il furto e il danneggiamento dell’auto che la donna aveva regalato all’uomo, anche lui quarantenne operatore nelle forze dell’ordine, e minacce. Non solo. La vittima per due lunghi anni si è visto arrivare messaggi, d’amore, di odio, di rancore, di minacce velate anche nei confronti dei suoi familiari, è stato seguito: dove c’era lui c’era quasi sempre anche lei. Una situazione che ha creato ansia, timore di uscire e difficoltà anche sul luogo di lavoro dove la molestatrice si è presentata più volte. Numerose in questi anni le denunce da parte dell’uomo. L’estate scorsa, poi, dopo che in passato l’imprenditrice aveva rubato la berlina che gli aveva regalato per poi farla ritrovare bloccata da catene cementate, la macchina è stata anche distrutta a bastonate. Alla fine, grazie anche alle indagini condotte dal pool antiviolenza del commissariato di Tivoli, diretto da Giancarlo Sant’Elia, proprio il giorno di San Valentino, è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari, Alberto Cisterna, su richiesta di un pubblico ministero donna, Maria Gabriella Fazi, la “misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa”.

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