Fiano Romano, presentato dal sindaco, Ottorino Ferilli, dal vicesindaco Davide Santonastaso e dagli assessori Isidoro Martini e Nicola Santarelli un esposto alla Procura della Repubblica contro lo sfruttamento del lavoro nella zona industriale di Fiano.
Una situazione nota, già denunciata nel 2010 al ministro del Lavoro dall’onorevole Cesare Damiano e dal consigliere regionale Enzo Foschi alla presidente Renata Polverini. “Ma senza alcun esito – precisano dal Comune – Tale situazione determina uno stato di diffusa precarietà nei presidi lavorativi territoriali in una situazione drammatica e stigmatizzata dal contesto del Paese”. “A scatenare la rabbia del Sindaco Ottorino Ferilli e degli assessori comunali – si legge in una nota – , alcuni dati ufficiosi, una interrogazione parlamentare del 2010 ancora aperta e i racconti di vita quotidiana di alcuni cittadini. Nella zona industriale lavorano ad oggi, dato ufficioso, circa 1000 operai addetti perlopiù alla movimentazione delle merci. Per accedere al lavoro è necessario iscriversi in qualità di soci alle “cooperative” che agiscono sul territorio e sovente si concretizzano alcune situazioni poco chiare con cooperative che dichiarano fallimento alla fine di ogni anno, per poi ricostituirsi cambiando denominazione e sede sociale”. Il Comune non ha intenzione “di tollerare ancora la scelleratezza e non curanza, di alcune cooperative che lavorano sul territorio – dice il primo cittadino – vogliamo che i lavoratori possano svolgere le loro mansioni nella piena dignità umana e con una retribuzione idonea, per questo chiediamo alla Procura della Repubblica di accertare eventuali responsabilità e di ripristinare immediatamente, nel caso fossero certe le nostre ipotesi uno stato di legalità lavorativa” .
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