Parte alle 24 di oggi il “silenzio elettorale”. Basta con i manifesti, basta con i comizi, basta con le cene. La campagna, breve ed intensa, finisce oggi, con il beneplacito del popolo votante che in questi mesi è stato letteralmente bersagliato attraverso ogni forma di comunicazione e su tutti i social network, che garantiscono riscontro con poca spesa. Nel Lazio l’eredità di Renata Polverini se la contendono in tredici: Nicola Zingaretti, Francesco Storace, Alessandra Baldassarri, Davide Barillari, Giulia Bongiorno, Simone Di Stefano, Roberto Fiore, Luca Romagnoli, Giuseppe Rossidivita, Sandro Ruotolo, Luigi Sorge e Pino Strano. Numeri a due cifre pure per le liste messe a sostegno delle candidature, arrivate a quota venticinque. Dati importanti che fanno riflettere perché a dispetto dell’anti politica raccontano un’Italia ancora in preda alla febbre da voto, con tutti gli annessi e connessi del caso. A tentare la volata alla Pisana, dove i posti sono scesi a cinquanta e la battaglia si fa davvero dura, anche parecchi nomi di spicco della politica locale, che tenteranno di portare ai piani alti le istanze del territorio. Perché ricordiamoci è questo, e solo questo, ciò che deve essere rappresentato.
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