Villa Gregoriana, la protesta si sposta da Papa Gregorio a Papa Ratzinger
Dopo Papa Gregorio, i nove lavoratori di Villa Gregoriana oggi si appellano a Papa Benedetto XVI. Una delegazione di tre cassa integrati della Villa sarà presente, con uno striscione, all’Angelus a San Pietro. Per l’ultima Angelus di Papa Ratzinger è prevista un’affluenza di oltre 200 mila persone, oltre che giornalisti e televisioni di tutto il […]
Dopo Papa Gregorio, i nove lavoratori di Villa Gregoriana oggi si appellano a Papa Benedetto XVI. Una delegazione di tre cassa integrati della Villa sarà presente, con uno striscione, all’Angelus a San Pietro.
Per l’ultima Angelus di Papa Ratzinger è prevista un’affluenza di oltre 200 mila persone, oltre che giornalisti e televisioni di tutto il mondo. Un grande palcoscenico, dunque, per i nove lavoratori che stanno perdendo il posto di lavoro dopo che il Fai, nello scorso settembre, ha sciolto il contratto con la CooCulture, la cooperativa per cui lavorava il gruppo di giovani tiburtini.
I nove, anche ieri mattina, si sono radunati nuovamente davanti all’ingresso della Villa. Accanto al cancello è rimasto lo striscione dei manifestanti che si stanno già organizzando per riprendere i sit in appena possibile. Già da martedì, infatti, potrebbero ricominciare i presidi a Villa Gregoriana in attesa dell’incontro, fissato per mercoledì 27, tra il sindaco Gallotti, l’assessore Tropiano, e due rappresentanti del Fai, la responsabile Area beni Paola Candiani ed il responsabile Risorse umane Emilio Paccioretti. In caso di esito negativo, comunque, i ragazzi sono pronti a continuare con la loro protesta per tutto il mese di marzo. Nel frattempo i futuri volontari del Fai che presteranno servizio all’interno di Villa Gregoriana, sembra, che ieri erano a Tivoli per una prima visita della città.

