Riflettori accessi sull’Asa, alcuni incidenti ai mezzi hanno riportato alla ribalta le vicende della municipalizzata di Tivoli. La società che gestisce la raccolta dei rifiuti vive sempre con lo spettro di un default causato dai tanti debiti accumulati negli anni a causa dei problemi della riscossione della Tia.
La società, che se incassasse quanto dovuto avrebbe i bilanci in attivo, annaspa tra un parco mezzi ormai datato e problemi di “cassa” che fanno temere ai dipendenti l’arrivo dello stipendio a fine mese.
Tra gennaio e febbraio si sono registrati due incidenti, una gomma che si è staccata da un camion all’incrocio tra via Roma e via Acquaregna ma fortunatamente è accaduto di mattina presto e non c’erano molte persone in strada. La gomma, comunque, ha sfiorato un prete che stava per attraversare davanti alla sede dell’Asl. Il secondo incidente, qualche giorno prima, ha visto staccarsi il semiasse di un altro camion. Il mezzo era appena arrivato alla discarica dell’Inviolata di Guidonia dopo che era sceso dai Casali della Castelluccia – località di Tivoli al confine con San Gregorio da Sassola. Fortunatamente il mezzo era ormai fermo, e l’incidente non è avvenuto lungo la via Tiburtina.
Lo scorso 15 febbraio, anche per parlare di questi problemi, si è tenuta un’assemblea tra vertici aziendali e sindacati. Il parco mezzi dell’Asa, stando ai dati forniti in quella sede dai vertici della società, è costituito da 21 mezzi leggeri tra vetture e furgoni, 4 mezzi speciali tra ruspe e spazzatrici, 16 mezzi pesanti, è ormai datato. Alcuni di questi veicoli, tra cui molti camion, risalgono ormai al 1997 e quindi oggi hanno circa 15 anni, mentre quelli più giovani sono stati acquistati tra il 2007 ed il 2008. Pur se tutti revisionati regolarmente, oramai alcuni risultano “vetusti”, per usare lo stesso termine utilizzato dai dirigenti dell’Asa.
“Si sta procedendo – si legge nel verbale dell’incontro – ad un piano di revisione straordinaria anche se data la vetustà sarebbe auspicabile procedere ad un rinnovo almeno dei mezzi con anzianità maggiore. Inoltre l’azienda nelle more della indizione delle gare per l’acquisto e per la ricerca dei finanziamenti necessari, sta valutando di procedere al noleggio a freddo di un numero di automezzi sufficiente a garantire il servizio”. “Già nel 2011 – si legge ancora – la società aveva predisposto un piano industriale nel quale era prevista la ristrutturazione di parte del parco, il paino sottoposto all’attenzione dell’azionista (il comune di Tivoli, ndg) non ha avuto seguito”.
La situazione del parco mezzi, che riguarda direttamente la sicurezza dei dipendenti ma che poi ha evidenti ricadute sul servizio offerto ai cittadini, non è l’unica criticità. Ciclicamente, infatti, balzano agli onori della cronaca i problemi finanziari della società, schiacciata da un debito di circa 8 milioni di euro nei confronti dei gestori della discarica dell’Inviolata. La scorsa estate, poi, ci sono stati anche dei problemi nel pagamenti dei salari, ma il timore per i lavoratori che è questi ritardi possano ripetersi.
(Fonte: dal nostro quindicinale XL)
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