I debiti sono troppi, i crediti pure e l’Asa spa rischia di implodere. Non ci sono buone notizie per la municipalizzata che si occupa di raccogliere l’immondizia in città. A preoccupare sempre la situazione economica che per ora, a stento, ha garantito gli stipendi del mese di febbraio, ma il futuro è di nuovo incerto. Stando agli ultimi dati raccolti la Spa ha ben 20 milioni di euro da incassare e finora le operazioni d recupero non sono servite a molto. A complicare il quadro ci ha pensato Eco Italia 87, l’ente che gestisce la discarica dell’Inviolata, dove viene portata l’immondizia cittadina, che minaccia di nuovo di chiudere i battenti, visti gli 8 milioni e mezzo di euro che l’Asa gli deve. “Da lunedì la discarica minaccia di chiudere, noi abbiamo messo a conoscenza tutti i consiglieri della situazione e manifestato la nostra preoccupazione ma siamo impotenti – dice il presidente del consiglio di amministrazione della società, Carlo Valentini -. L’approvazione della Tares ci darebbe una boccata di ossigeno”. Tares che si trova al primo punto del consiglio comunale convocato per domani mattina alle 9.30, su cui però non c’è certezza. Senza l’accordo politico, che passa per la nomina del nuovo assessore al Bilancio, la giunta resta incompleta e la riunione potrebbe andare deserta anche questa volta.
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