Tivoli, un ordine del giorno del Pd per parlare dell’Asa

Pur di parlare dell’Asa in consiglio comunale, il Pd dopo la mozione di un anno fa ora ci riprova con un ordine del giorno. Mentre quella discussione deve essere ancora aperta, a quasi 12 mesi di distanza, il Partito democratico ha presentato un ordine del giorno che presenterà nel consiglio di domani. “Considerato che l’Asa […]

Tivoli, un ordine del giorno del Pd per parlare dell’Asa

Pur di parlare dell’Asa in consiglio comunale, il Pd dopo la mozione di un anno fa ora ci riprova con un ordine del giorno. Mentre quella discussione deve essere ancora aperta, a quasi 12 mesi di distanza, il Partito democratico ha presentato un ordine del giorno che presenterà nel consiglio di domani.
“Considerato che l’Asa Spa – si legge nell’ordine del giorno firmato da Baisi, Conti, Fontana, Luciani, Semproni e Vincenzi – soffre un profondo squilibrio finanziario a causa delle morosità degli utenti nel pagamento della Tia e che tale squilibrio ha assunto egli ultimi 3 anni proporzioni non più sostenibili. Considerato che l’amministrazione comunale non ha fino ad ora dato seguito alla proposta di piano industriale e di rilancio approvata dal consiglio di amministrazione della società. Considerato che l’inerzia e i ritardi con i quali l’amministrazione ha approvato gli atti relativi alla Tia e successivamente alla Tares hanno aggravato le difficoltà aziendali fino alla situazione attuale di assoluta paralisi. Considerato che la società è sull’orlo della liquidazione per mancanza di credito nel sistema bancario a causa dei ripetuti e innumerevoli ritardi del sindaco, della giunta comunale e della maggioranza consiliare nell’approvare gli atti amministrativi necessari al corretto svolgimento dei servizi e alla normale vita dell’azienda. Considerato che l’adozione di un piano di rilancio aziendale, comprendente la realizzazione di impianti industriali per il trattamento dei rifiuti differenziati, non è più procrastinabile e che i livelli occupazionali vanno assolutamente garantiti e va scongiurata ogni fallimentare decisione di liquidazione della società. Impegniamo il Sindaco a: relazionare entro una settimana sull’effettivo stato dell’Asa spa, sulle decisioni prese nei tre anni del suo mandato, sui risultati raggiunti per il potenziamento e il rilancio aziendale, sulla politica societaria futura compresa quella industriale, sugli obiettivi che l’amministrazione intende perseguire e sulle iniziative relative agli assetti societari futuri. Impegniamo il sindaco anche ad assicurare in ogni modo i livelli occupazionali delle due società”.

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