Ormai è emergenza rifiuti, al quarto giorno di discarica chiusa per la spazzatura tiburtina le strade della città sono invase.
Periferie, centro città, scuole ed ospedale, nessuno è esente dall’invasione di immondizia causata dalla “serrata” dell’Inviolata. I gestori della discarica, l’Ecoitalia87, contesta al comune di Tivoli e all’Asa oltre 9 milioni di euro di crediti.
Periferie, centro, scuole, ospedale, crescono i mucchi di spazzatura e cresce l’indignazione dei cittadini. Polemiche arrivano da Campolimpido dove davanti all’ingresso della scuola ci sono dei cassonetti, che ormai non riescono più a contenere i sacchetti. I genitori sono infuriati perché i figli per entrare nell’edificio devono passare in mezzo all’immondizia. Rabbia anche per la situazione all’ingresso dell’ospedale San Giovanni Evangelista, dove i cassonetti “traboccano” di tutto, e per via Maggiore dove il mucchio sopra i secchioni posti alla fine della strada ha superato il livello di via di Ponte Gregoriano.
Nonostante i contatti avviati dal Municipio in questi giorni, la situazione ancora non si sblocca. L’Inviolata continua a non far entrare i camion dell’Asa, per la quarta volta negli ultimi dodici mesi, ma questa chiusura sta diventando troppo lunga. In altre due occasioni, infatti, il conferimento era ripreso nel giro di due, tre, giorni. Ora, invece, siamo al quarto e, per lo meno fino a ieri sera, non c’erano grandi spiragli che la situazione potesse cambiare entro oggi. Resta ancora da percorrere la strada del Prefetto che per motivi di “salute pubblica” potrebbe far riaprire la discarica.
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