La maggioranza perde i pezzi, dopo Michele Nonni e Marco Di Berardino lascia anche Domenico Moreschini.
Tempi duri per il sindaco Domenico Pascucci, eletto nel 2011, che aveva riportato a “destra” l’amministrazione castellana dopo il quinquennio di Giuseppe Salinetti ma ora, a distanza di due anni, non avrebbe più i numeri per proseguire.
“Un buon politico – scrive Moreschini in una lettera aperta per spiegare la sua decisione – è colui che risolve i problemi del paese, sempre pronto a tendere una mano ai propri concittadini al fine di trovare la soluzione migliore alle problematiche prospettate, e non colui che i problemi li crea, il più delle volte per incapacità o per curare i propri interessi”.
“Premesso ciò, l’Amministrazione sin dal primo giorno, secondo il mio modo di fare politica, a tutto ha pensato tranne che a servire il paese e i nostri concittadini. Per questi due anni ha regnato la mancanza di rispetto, la falsità, ma soprattutto il fregarsene e il prendersi gioco delle persone. Si continua a non rispettare gli elettori che attraverso il voto hanno indicato chi sarebbe dovuto andare ad amministrare il nostro paese: infatti ancora oggi ci ritroviamo una giunta incompleta, con tre assessori su quattro, due dei quali non sono stati votati dal popolo “sovrano”, mentre la terza è stata l’ultima degli eletti diventata assessore grazie alle quote rosa. Nominando il quarto assessore si andrebbe a creare ancor più malcontento di quanto già ne esiste, al contrario di quello che l’amministrazione ci vuole far credere. Invece di lavorare per la risoluzione dei problemi che incombono sul nostro paese, si lavora per trovare un accordo che garantisca la maggioranza in consiglio. Vedremo cosa partoriranno”.
“Per i motivi sopra citati, dopo che da quasi un anno sono usciti dall’amministrazione Pascucci il consigliere Nonni con 247 voti e il consigliere Di Berardino con i suoi 135 voti, da oggi anche io, con i miei 153 voti, dichiaro di non riconoscermi più in questa maggioranza. Tuttavia non rinuncerò a portare avanti tutte quelle iniziative che possano essere migliorative per la collettività di Castel Madama, votando in Consiglio i punti all’ordine del giorno che di volta in volta reputerò più utile per tutti coloro che hanno creduto in me e che continueranno a sostenermi in futuro”.
Moreschini, poi, si rivolge direttamente al primo cittadino: “Sindaco, durante questi due anni non hai mai creduto in me, nelle mie idee, nella mia voglia di essere utile al mio adorato paese; forse perché il mio modo di fare politica è responsabile e magari non in linea con la politica tua e dei tuoi collaboratori. Concludo dicendo che non sto facendo il consigliere per opportunismo e per ricevere agevolazioni. Lo faccio perché ci credo, e crederci significa servire e avere rispetto per i cittadini, per il paese e per l’istituzione comunale”.
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