Rubeis e il conflitto di interessi, Il Faro: “Dimissioni”
Guidonia Montecelio, dopo la sentenza del Tar che ha riconosciuto il conflitto di interessi del sindaco Eligio Rubeis che ha voltato la delibera per il collettore fognario della Pizzarotti pur essendone stato il progettista dei calcoli statici della lottizzazione, Il Faro ne chiede le dimissioni. “Quella che poteva essere solo un’impressione – si legge in […]
Guidonia Montecelio, dopo la sentenza del Tar che ha riconosciuto il conflitto di interessi del sindaco Eligio Rubeis che ha voltato la delibera per il collettore fognario della Pizzarotti pur essendone stato il progettista dei calcoli statici della lottizzazione, Il Faro ne chiede le dimissioni.
“Quella che poteva essere solo un’impressione – si legge in una nota de Il Faro – , suscitata dalla condotta di un Sindaco Architetto che, sin dal momento dell’insediamento nel governo di Guidonia Montecelio, si è occupato di urbanistica con sospetta insistenza, ha trovato conferma nel caso concreto, in occasione del quale il Sindaco ha svolto la sua funzione amministrativa in situazione di incompatibilità, violando l’art. 78 del D.Lgs. n. 267/2000 e, più in generale, l’art. 97 della Costituzione. A dichiararlo – continua la nota – non è un antagonista politico o un critico di propaganda avversa, ma il TAR del Lazio, (Sezione II ter, con Sentenza 3597/2013, depositata il 9 aprile). In sostanza, il Tribunale Amministrativo citato ha accertato che, da un lato l’Architetto Rubeis aveva ricevuto dalla C.E.R. Immobiliare srl l’incarico di progettista strutturale svolto in relazione ad un programma straordinario di edilizia residenziale preordinato alla costruzione di 425 alloggi (praticamente un quartiere!); dall’altro, in qualità di Sindaco, il Rubeis presenziava – incompatibilmente, perché in evidente conflitto di interessi – a deliberazioni della Giunta, la cui adozione era stata promossa proprio dallo stesso soggetto (la CER) che il predetto incarico gli aveva conferito”.
Per Il faro il “Sindaco, se ne vada a casa. Dimissioni o sfiducia dei consiglieri subito”.
