Tivoli: violenta e ruba i soldi ad una disabile, era appena uscito dal carcere per lo stesso reato

Finisce in carcere per aver abusato di una disabile e per avergli estorto del denaro, esce per decorrenza dei termini e ricomincia con i soprusi sempre ai danni della poveretta. Gli agenti del commissariato di Tivoli, diretto da Giancarlo Sant’Elia, hanno arrestato di nuovo Z. C. di 27 anni, nulla facente, senza fissa dimora e […]

Tivoli: violenta e ruba i soldi ad una disabile, era appena uscito dal carcere per lo stesso reato

Finisce in carcere per aver abusato di una disabile e per avergli estorto del denaro, esce per decorrenza dei termini e ricomincia con i soprusi sempre ai danni della poveretta. Gli agenti del commissariato di Tivoli, diretto da Giancarlo Sant’Elia, hanno arrestato di nuovo Z. C. di 27 anni, nulla facente, senza fissa dimora e soprattutto con precedenti penali per aver abusato ed estorto denaro ad un’altra donna prima di questa.

L’orco era stato arrestato proprio nell’aprile del 2012 per aver picchiato, più selvaggiamente delle altre volte, la povera donna che in volto porta ancora, e porterà per sempre, i segni di queste violenze. Proprio un anno fa, infatti, il giovane aveva malmenato la sua vittima e gli aveva rotto uno zigomo che, nonostante un’operazione chirurgica per la ricostruzione, non è più tornato normale. Il 27enne depredava anche la donna di tutta la pensione di invalidità che percepiva.
Il pregiudicato era uscito di cella lo scorso dicembre, ma anche dal carcere aveva continuato ad perseguitare la donna. Con una lettera, scritta nei pochi mesi di reclusione, gli aveva ricordato “tutto il suo amore” ma anche che lei era la causa del suo arrestato. Appena fuori da Rebibbia, lo straniero ha ricominciato da doveva aveva lasciato. Ha subito riavvicinato la donna, riprendendo con le percosse, le violenze sessuali e le richieste di soldi, anche se la poverina non gestiva più la sua pensione di invalidità – 1.800 euro al mese – ma solo pochi euro per le sue spese private.
Domenica sera l’epilogo. Alle 21.30 lui la chiama, gli dice che ha fame e le intima di portargli la cena. Lei esce, senza soldi in tasca. A credito riesce a comprare due bibite e due panini in un bar e va alla stazione, dove lo sbandato dormiva in una vagone fermo sui binari. Lui non contento della magra cena, picchia la donna e la costringe a dei rapporti sessuali. La poverina torna a casa, tutta dolorante e l’indomani si reca presso il Consultorio, dove è in cura. Il personale della struttura sanitaria subito la indirizza verso il pronto soccorso ed i medici attivano il codice rosa integrato. Sul caso sono intervenuti di nuovo il centro antiviolenza Le Lune ed il pool antiviolenza del commissariato di Tivoli, diretto dall’ispettore Davide Sinibaldi. La speranza, ora, è che l’incubo per la donna, 48 anni di Tivoli, possa essere finito una volta per tutte.

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